Controlli dei Carabinieri del Lavoro nel Teramano: sanzioni per quasi 19mila euro e un’azienda sospesa

6 Ottobre 2025
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Verifiche in tutta la provincia tra sicurezza, lavoro nero e truffe ai danni dello Stato: emerse irregolarità in due infortuni e casi di percezione indebita di indennità

Verifiche in tutta la provincia tra sicurezza, lavoro nero e truffe ai danni dello Stato: emerse irregolarità in due infortuni e casi di percezione indebita di indennità

TERAMO – Controlli a tappeto dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo su diverse aziende della provincia. Nel corso dell’ultima settimana, i militari, in collaborazione con l’Arma territoriale e su impulso dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno verificato la regolarità dei luoghi di lavoro, con particolare attenzione alla sicurezza dei dipendenti e a eventuali percezioni indebite di indennità pubbliche.

Due accertamenti hanno riguardato realtà dove, nei mesi scorsi, si erano verificati infortuni gravi.
Nel primo caso, avvenuto a luglio in una località balneare, una donna era stata investita da un velocipede mentre camminava lungo la strada. Le indagini hanno appurato che era stata costretta a procedere sulla carreggiata poiché entrambi i marciapiedi erano impraticabili: uno occupato da un cantiere edile con autorizzazione scaduta e privo del percorso alternativo obbligatorio, l’altro inagibile e senza alcuna segnalazione.

Nel secondo episodio, una dipendente di un esercizio commerciale aveva riportato lesioni durante le operazioni di sistemazione del magazzino. Gli accertamenti dei Carabinieri hanno rivelato che il datore di lavoro aveva messo a disposizione attrezzature non conformi e non indicate nel Documento di Valutazione dei Rischi, in violazione delle norme di sicurezza.

Le verifiche hanno inoltre portato alla scoperta di un lavoratore completamente in nero, percettore di indennità di disoccupazione, e di un uomo che aveva presentato false dichiarazioni per continuare a ricevere l’indennità di invalidità destinata alla figlia, risultata in realtà normodotata. Entrambi i casi, riconducibili all’ipotesi di truffa ai danni dello Stato, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e agli enti competenti per il recupero delle somme indebitamente percepite.

L’azienda che impiegava il lavoratore irregolare è stata immediatamente sospesa e sanzionata.
Complessivamente, i controlli hanno portato all’elevazione di ammende per 12.825 euro e sanzioni amministrative per 6.100 euro, per un totale complessivo di 18.925 euro.

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