Pineto, si conclude con successo la schiusa del nido di tartaruga marina nell’Area Marina Protetta del Cerrano

6 Ottobre 2025
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Dopo 39 giorni di presidio, 45 tartarughine hanno raggiunto il mare grazie al lavoro congiunto di AMP, Comune, Capitaneria e volontari

Dopo 39 giorni di presidio, 45 tartarughine hanno raggiunto il mare grazie al lavoro congiunto di AMP, Comune, Capitaneria e volontari

PINETO – «La tutela delle tartarughe marine è una missione collettiva: il lavoro del Centro Studi Cetacei, delle associazioni, della Guardia Costiera, delle forze dell’ordine e dei volontari, in coordinamento con l’Area Marina Protetta, ha garantito il successo della schiusa e la protezione dei nidiacei. È un esempio concreto di come scienza e comunità possano lavorare insieme per salvaguardare il nostro patrimonio naturale». Con queste parole il presidente dell’AMP Torre del Cerrano, Fabiano Aretusi, ha commentato la conclusione del presidio di 39 giorni del nido di tartaruga marina rinvenuto il 3 luglio 2025 sul litorale pinetese.

Anche il sindaco di Pineto, Alberto Dell’Orletta, ha voluto esprimere la sua gratitudine: «Desidero ringraziare di cuore tutte le associazioni e i volontari coinvolti per aver reso possibile questo importante intervento di conservazione. Il loro impegno dimostra quanto sia preziosa la collaborazione tra istituzioni, esperti e cittadini nella tutela della nostra biodiversità».

Il presidio, iniziato il 22 agosto e concluso il 30 settembre 2025, si è svolto nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, dove il nido è stato sorvegliato giorno e notte per garantire la sicurezza delle uova e dei piccoli. In totale erano presenti 81 uova, di cui 45 schiuse, 11 non fecondate, 17 embrionate non vitali e 8 embrionate ma non schiuse. Le nascite si sono susseguite tra il 20 e il 30 settembre e 45 tartarughine sono riuscite a raggiungere il mare in sicurezza, contribuendo alla conservazione di una specie tanto preziosa quanto fragile.

Il risultato è stato possibile grazie all’esperienza e alla presenza costante del Centro Studi Cetacei e al supporto della Capitaneria di Porto, della Polizia Locale, del Comune di Pineto e di numerosi volontari che hanno seguito ogni fase con dedizione. All’assistenza hanno partecipato anche la Protezione Civile di Silvi, le Aquile del Parco, l’ASD Guide del Cerrano, le Guardie Ambientali Italicum, le Guardie Ecozoofile Nazionali, le Guide della Riserva Borsacchio e il WWF Teramo.

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