Disabilità, l’Abruzzo entra nella nuova fase della riforma: “Procedure semplificate e maggiore equità”

29 Settembre 2025
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L’Assessore regionale Roberto Santangelo

La sperimentazione del decreto legislativo n. 62/2024 arriva anche in Abruzzo. Dal 2025, la provincia di Teramo sarà tra le undici aree pilota per il nuovo sistema di accertamento. Santangelo: “Inclusione e dignità al centro dell’azione pubblica”

L’AQUILA – Una riforma che promette di semplificare, snellire e rendere più giusto il percorso di riconoscimento della disabilità. Anche l’Abruzzo, con la provincia di Teramo, entra nella nuova fase sperimentale prevista dal decreto legislativo n. 62/2024, che ridisegna il sistema di welfare italiano con l’obiettivo di garantire maggiore equità e inclusione.

Dopo il positivo avvio della prima fase il 1° gennaio 2025, il nuovo modello sarà esteso ad altre undici province, tra cui Teramo. Il cambiamento più significativo riguarda la procedura di accertamento: basterà un certificato medico introduttivo per avviare il riconoscimento della condizione di disabilità, eliminando passaggi burocratici superflui. I dettagli sono disponibili sul sito dell’INPS, ente attuatore della riforma.

“Grazie alla visione del ministro Alessandra Locatelli e al supporto dell’intero Governo, la questione dell’inclusione e della disabilità è al centro dell’attenzione,” ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Roberto Santangelo. “L’Abruzzo si prepara ad accogliere queste importanti novità, impegnandosi a garantire tutto il proprio supporto a questa importante iniziativa.”

Santangelo ha ribadito l’impegno della Regione nel costruire una comunità inclusiva, fondata sul rispetto dei principi costituzionali: “Siamo pronti a implementare sul territorio le novità introdotte dalla riforma, come l’approccio multidimensionale e personalizzato e il ‘Progetto di vita’, per accompagnare l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.”

La Regione Abruzzo collaborerà con istituzioni, enti e associazioni del terzo settore per promuovere progettualità che favoriscano la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita civile, sociale ed economica.

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