Provincia di Teramo, via alla revisione dello Statuto dopo dieci anni

25 Settembre 2025
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Via libera anche al bilancio consolidato con AGENA e alla somma urgenza per l’abbattimento del rudere dietro l’Istituto “Pascal”

TERAMO – Lo Statuto della Provincia torna al centro del dibattito consiliare. Nell’ultima seduta, infatti, è arrivata l’approvazione all’unanimità della modifica dell’articolo 28, proposta dai consiglieri Vincenzo D’Ercole e Andrea Core. Dopo una breve sospensione, sempre con il voto favorevole di tutti, l’aula ha anche accolto l’iniziativa dei consiglieri Lanfranco Cardinale e Maria Cristina Cianella, che hanno trasformato in ordine del giorno la richiesta di una revisione complessiva della Carta dell’Ente.

Una decisione che arriva a dieci anni dall’ultima revisione, periodo in cui lo Statuto ha accumulato diverse rigidità. Come nel caso dell’articolo 23, che obbliga i consiglieri a costituire un gruppo con la denominazione di forze politiche già presenti nelle assemblee elettive se non intendono aderire al gruppo misto, sono emerse disposizioni non più adeguate agli sviluppi istituzionali e funzionali dell’Ente.

L’attenzione del Consiglio si è poi spostata sul bilancio consolidato, approvato con l’astensione della minoranza. Si tratta di un adempimento tecnico che fotografa la situazione delle partecipazioni della Provincia in società esterne. Nel caso specifico, il bilancio consolidato riguarda esclusivamente AGENA, società controllata al 100% dall’Ente e incaricata della gestione di alcuni servizi, che presenta un attivo di circa 1 milione di euro e un utile di 89mila euro.

Proprio sul tema delle partecipate, la consigliera Cianella – con un riscontro positivo anche dalla maggioranza – ha proposto che, oltre alla verifica amministrativa e finanziaria, venga svolta anche una valutazione di merito in Commissione con la partecipazione delle opposizioni.

Infine, l’aula ha affrontato un intervento in somma urgenza, sempre con l’astensione della minoranza. Si tratta del vecchio rudere dietro all’Istituto “Pascal” di Teramo, prima adibito a casa colonica e poi a residenza del custode della scuola. Durante i lavori per il nuovo Campus scolastico, la struttura ha mostrato tutta la sua fragilità ed è stato necessario demolire le pareti pericolanti per evitare rischi a persone e cose.

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