Teatro, da Shakespeare a Muccino: undici spettacoli per la stagione 2025/26 del Tsa all’Aquila

22 Settembre 2025
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Il direttore del Tsa Giorgio Pasotti con il sindaco Pierluigi Biondi e il presidente Miska Ruggeri durante la presentazione della stagione teatrale 2025/26 all’Aquila.

Al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, un cartellone che intreccia i classici di Shakespeare, Čechov e Pirandello con la scrittura di Yasmina Reza, le pagine di Elena Ferrante e il debutto teatrale di Gabriele Muccino con “A casa tutti bene”

L’AQUILA – Classici senza tempo di Shakespeare, Čechov e Pirandello, la scrittura affilata e corrosiva di Yasmina Reza, le voci contemporanee di Elena Ferrante e l’atteso debutto teatrale di Gabriele Muccino con “A casa tutti bene”. Sono questi i protagonisti del cartellone 2025/26 del Teatro Stabile d’Abruzzo, presentato oggi a L’Aquila dal direttore Giorgio Pasotti insieme al sindaco Pierluigi Biondi e al presidente del Tsa, Miska Ruggeri. Undici spettacoli che intrecciano tradizione e nuove sfide, pensati per un pubblico che – come ha sottolineato Pasotti – “si conferma attento ed esigente”.

Il sipario del Ridotto del teatro comunale si alzerà il 13 novembre con “L’inferiorità mentale della donna”, spettacolo di Giovanna Gra con Veronica Pivetti e Cristian Ruiz. Seguiranno, tra gli altri, “Invenzioni” tratto da “L’invenzione occasionale” di Elena Ferrante (20-21 novembre), “Misurare il salto delle rane” della compagnia Carrozzeria Orfeo (4-5 dicembre), “Art” di Yasmina Reza con Michele Riondino (21-22 gennaio), “Otello” nella drammaturgia di Dacia Maraini con Sebastiano Lo Monaco, Giorgio Pasotti, Giacomo Giorgio e Claudia Tosoni (5-6 febbraio), e “Carnage, il dio del massacro” ancora della Reza (19-20 febbraio).

A marzo spazio a Goldoni con “Gli innamorati” (3-5 marzo) e, dal 26 al 27, il debutto teatrale di Gabriele Muccino con “A casa tutti bene”, portato in scena da Giuseppe Zeno. Aprile vedrà “Tre sorelle” di Čechov nell’adattamento di Liv Ferracchiati (1-2 aprile) e “Ezra in gabbia o Il caso Ezra Pound” di Leonardo Petrillo (9-10 aprile). Chiusura affidata a “Non si sa come” di Luigi Pirandello per la regia di Paolo Valerio, con Franco Branciaroli.

“Il cartellone – ha spiegato Pasotti – risponde a una domanda crescente di qualità. La stagione conferma anche il prestigio raggiunto dal Tsa: se prima eravamo noi a chiedere collaborazioni, oggi sono i principali teatri italiani, da Torino a Genova fino a Gorizia, a contattarci”.

Accanto alla presentazione del cartellone, Pasotti ha ribadito con forza il nodo della riapertura del Teatro Comunale, chiuso dal sisma del 2009: “La riapertura non deve essere presa come un capriccio, ma come un fatto determinante nella crescita e nella rinascita di una città che deve puntare sulla cultura. Mi auguro che l’anno prossimo questa battaglia finisca, anche perché è stressante dal punto di vista fisico e psichico”.

Sullo stato dei lavori, il direttore del Tsa si è detto fiducioso: “Siamo a buon punto. Non si tratta solo di ristrutturazione, ma di un intervento complesso che coinvolge un intero sistema. Voglio sperare, anzi sono quasi certo – ha concluso – che nell’anno della Capitale italiana della Cultura la città torni a riavere questo simbolo”.

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