La chiusura è stata richiesta per arginare degrado urbano e atti impropri che si svolgono sotto il porticato. A deciderlo è stata la Commissione Sicurezza e Mobilità, sollecitata in maniera bipartisan dai consiglieri comunali
PESCARA – Verrà chiuso il porticato dell’Istituto Manthoné, da anni trasformato in un’area di degrado e oggetto di frequenti segnalazioni da parte della scuola e dei cittadini. La decisione è arrivata nel corso della riunione odierna della Commissione Sicurezza e Mobilità, presieduta da Maria Luigia Montopolino (Lega), convocata su richiesta di numerosi consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione.
A portare alla svolta è stato un accordo condiviso da Provincia di Pescara, Comune, Asl e dirigenza scolastica, che ha sancito la chiusura definitiva dello spazio sotto il porticato, diventato inaccettabile per le condizioni igienico-sanitarie e per i comportamenti illeciti documentati anche online nelle scorse settimane.
«La chiusura del porticato, richiesta in primis dalla dirigente scolastica – ha spiegato Montopolino –, è il risultato di un percorso avviato da tempo con la Provincia di Pescara e oggi condiviso da tutte le istituzioni coinvolte. Una scelta necessaria sia per contrastare, come detto, il degrado sociale sia per motivi igienico-sanitari».
«Come Commissione e come Comune – ha precisato Montopolino – possiamo agire solo sugli aspetti legati al degrado urbano. Le attività illegali, mostrate anche nei video sui social, sono competenza esclusiva delle forze dell’ordine, che ringrazio per il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno sul territorio».
Un ringraziamento è stato rivolto anche al consigliere provinciale Antonio Romano, che ha seguito con attenzione tutto l’iter presso la Provincia, «dimostrando ancora una volta sensibilità verso le esigenze della comunità».