Nel secondo trimestre 2025 l’occupazione in Abruzzo cresce del 2,9%, contro lo 0,9% della media nazionale e l’1,6% del Mezzogiorno. Marsilio: “Conferma tangibile degli sforzi messi in atto per rilanciare il territorio”.
PESCARA – L’occupazione in Abruzzo continua a crescere a ritmi superiori rispetto alla media italiana. Nel secondo trimestre del 2025 il tasso è salito del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una media nazionale dello 0,9% e di un incremento dell’1,6% nel Mezzogiorno.
A comunicarlo è l’Istat, in un report che il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha commentato con grande soddisfazione.
“L’Abruzzo, sulla base dei dati occupazionali resi noti dall’Istat – afferma Marsilio – continua a dimostrare una solida crescita economica, con un tasso di occupazione che, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, cresce del 2,9%. Un incremento che supera nettamente la media nazionale (+0,9%) e quella del Mezzogiorno (+1,6%). Questo dato rappresenta una conferma tangibile degli sforzi che abbiamo messo in atto in questi anni per rilanciare il nostro territorio”.
Il governatore ha poi richiamato il confronto con i dati prepandemici, sottolineando come la regione si distingua anche nel medio periodo.
“Un altro dato significativo riguarda il confronto con il periodo prepandemico. L’Abruzzo segna una crescita occupazionale del 5%, al di sopra della media nazionale dell’1,2%. Questo è il risultato di un lavoro serio e costante, che ha portato a migliorare la qualità del lavoro e a incrementare le opportunità per i nostri cittadini, nonostante le difficoltà globali e le sfide legate alla pandemia”.
Il comparto delle costruzioni, trainato dai fondi del PNRR, è quello che più di ogni altro ha trainato la crescita
“Tra i settori che hanno contribuito maggiormente a questo successo spicca quello delle costruzioni, un comparto che sta vivendo un periodo di grande vivacità grazie anche al buon utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche grazie alle attività legate all’edilizia sanitaria. Le politiche di investimento nel settore delle costruzioni non solo hanno stimolato l’occupazione, ma hanno anche creato le basi per uno sviluppo infrastrutturale che rende l’Abruzzo sempre più competitivo a livello nazionale e internazionale, facendolo diventare attrattivo come scelta di vita da parte di chi non è abruzzese e di chi sceglie di tornare nella regione di origine”.
Guardando al futuro, il presidente della Regione ha infine indicato le priorità su cui concentrare gli sforzi.
“Adesso è fondamentale proseguire su questa strada, continuare a puntare su un’economia sostenibile, innovativa e inclusiva, che possa garantire occupazione di qualità per tutti, con un’attenzione particolare per i giovani, le donne e le fasce più vulnerabili della nostra società. Il nostro impegno è e rimarrà quello di creare un Abruzzo sempre più forte e capace di offrire opportunità a tutti i suoi cittadini”.