La lettera di D’Alberto agli studenti, che iniziano un nuovo anno scolastico, ricordando i diritti negati
TERAMO – “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, citando Malala Yousafzai, attivista per i diritti delle donne del Pakistan, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha fatto gli auguri per l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026 agli studenti teramani, inviando loro una lettera. D’Alberto ha toccato il tema del diritto all’istruzione, negato alle donne in Pakistan come a milioni di bambini nel mondo, dal Sudan a Gaza. “Abbiamo tutti il dovere di riflettere sul significato e sulla bellezza della scuola, dove, con insegnanti e personale, imparerete ad essere comunità, ad aprirvi al confronto e alla vita”, continua il sindaco.
“La scuola a Gaza, come in tutti i territori di guerra, per molti vostri coetanei è l’unica speranza a cui aggrapparsi per resistere alla morte, all’odio, al silenzio, all’indifferenza”. Il sindaco tocca anche il tema del diritto alla felicità: “che può essere garantita solo con l’istruzione. La scuola, ragazze e ragazzi, è pace e primo luogo di accoglienza e di integrazione. Il diritto all’istruzione rappresenta il principale strumento di costruzione della democrazia. La scuola, oggi più che mai, è un baluardo di libertà, uguaglianza, pace, felicità, vita vera e piena”, conclude D’Alberto.