Nicola Misceo, coordinatore cittadino della Lega, denuncia le condizioni di abbandono tra sentieri dissestati, rifiuti e strutture pericolanti, in cui versa il Parco del Lavino, area di pregio naturalistico a Scafa
SCAFA – Sentieri dissestati, rifiuti, vegetazione incontrollata e strutture pericolanti. È questa la situazione del Parco del Lavino, segnalata con preoccupazione da Nicola Misceo, coordinatore cittadino della Lega, che lancia un appello all’amministrazione comunale affinché intervenga con urgenza per restituire decoro e sicurezza a uno dei luoghi naturalistici più suggestivi del territorio.
«Il Parco del Lavino potrebbe essere un volano per il turismo locale, un punto di riferimento per famiglie ed escursionisti – denuncia Misceo – e invece versa in uno stato di abbandono inaccettabile. Oggi i visitatori si trovano davanti a un quadro desolante: assenza di manutenzione ordinaria, percorsi pericolosi, rifiuti e una vegetazione fuori controllo».
Secondo la segnalazione, i sentieri del parco sono invasi da tronchi, pietre e detriti che finiscono anche nei corsi d’acqua, ostacolando il deflusso e minacciando la stabilità degli argini. Nei punti più critici mancano staccionate, mentre in prossimità dell’ingresso si notano tombini rotti, tubi scoperti e fili elettrici esposti.
Particolarmente grave è la situazione dell’area che conduce al “Globulus”, un sentiero immerso nel verde ma oggi circondato da sterpaglie e completamente trascurato. Non va meglio per l’antico Mulino, oggi chiuso e in condizioni fatiscenti, che secondo Misceo rappresenterebbe un «potenziale pericolo per la pubblica incolumità» in assenza di messa in sicurezza.
«Il Parco del Lavino è un bene comune, un patrimonio ambientale che merita attenzione e valorizzazione – conclude il coordinatore della Lega – e non può essere lasciato nell’incuria. Chiediamo che il Comune di Scafa, insieme agli enti competenti, si attivi al più presto per avviare un piano di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, restituendo restituendo dignità a un’area che rappresenta un patrimonio da tutelare e da valorizzare e non da lasciare nel degrado».