Maxi sequestro di 52mila articoli contraffatti da 3 milioni di euro: coinvolto anche l’Abruzzo

5 Settembre 2025
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contraffazione guardia di finanza

Le Fiamme Gialle di Ascoli Piceno hanno condotto una maxi operazione al contrasto della contraffazione con sequestro di 52mila articoli del valore di 3 milioni di euro sul mercato, 13 perquisizioni e 2 arresti in Campania

ASCOLI PICENO – Oltre 52mila articoli contraffatti, tra borse, scarpe, valigie e accessori, per un valore commerciale stimato di circa 3 milioni di euro. È il bilancio di una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, nell’ambito di una più ampia attività di contrasto alla contraffazione e alla commercializzazione di prodotti falsi.

Le indagini hanno preso il via a seguito della denuncia presentata da un noto brand nazionale, che ha portato i finanzieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto a scoprire un negozio della città rivierasca coinvolto nella vendita sistematica di prodotti falsificati a marchio “Rocco Barocco”.

Dopo una serie di approfondimenti investigativi mirati, le Fiamme Gialle hanno denunciato due imprenditori campani, entrambi 50enni, con l’accusa di contraffazione e aggravante di reato (articoli 473 e 474-ter del Codice Penale).

Su richiesta della Procura, sono stati eseguiti 13 decreti di perquisizione in altrettanti locali aziendali dislocati nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro e Urbino, Macerata, Pescara, Chieti, L’Aquila e Napoli. All’operazione hanno preso parte 40 militari del Comando Provinciale di Ascoli, impegnati nelle attività di sequestro.

Il materiale contraffatto – in gran parte imitazioni perfette di prodotti di alta moda – era destinato alla vendita su larga scala, con un potenziale impatto economico significativo sul mercato regolare.

L’inchiesta non si limita a colpire la distribuzione dei falsi, ma mira anche a smantellare la filiera illecita che genera profitti milionari. La contraffazione è un moltiplicatore di illegalità, spiegano dalla Guardia di Finanza, sottolineando come il fenomeno alimenti evasione fiscale, lavoro nero, riciclaggio, immigrazione irregolare e infiltrazioni della criminalità organizzata.

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