Ricostruzione sisma 2016, Castelli: “Dal 2023 cambio di passo, 12mila cantieri già conclusi”

23 Agosto 2025
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Il commissario straordinario nel giorno del nono anniversario dal terremoto che scosse il Centro Italia: «Tanti risultati ma restano ancora 10mila nuclei fuori dalle abitazioni»

RIMINI – La ricostruzione post-sisma del 2016, che ha devastato Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, mostra segnali concreti di avanzamento. A tracciarne un bilancio è stato Guido Castelli, commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione, intervenuto al Meeting di Rimini.

Castelli ha ricordato come dal 2023 si sia registrato un vero cambio di passo: 12.000 cantieri di ricostruzione privata sono stati portati a termine, 8.500 sono ancora in corso e i contributi complessivamente erogati ai terremotati hanno raggiunto la quota di 10 miliardi di euro. Risultati che hanno permesso a molte famiglie di rientrare finalmente nelle proprie abitazioni.

Negli ultimi tre anni, ha sottolineato il commissario, circa 4.000 nuclei familiari hanno potuto fare ritorno nelle loro case. Solo nel 2024, le liquidazioni a favore delle imprese impegnate nei cantieri hanno toccato 1 miliardo e mezzo di euro, mentre un ammontare analogo riguarda opere pubbliche ormai pronte a partire.

Nonostante i progressi, restano ancora fuori casa 10.000 famiglie, di cui 6.000 solo nelle Marche. Si tratta di persone che vivono nelle Sae – le casette di emergenza – o che ricevono il contributo di autonoma sistemazione. “L’obiettivo – ha ribadito Castelli – è proseguire con questa dinamica di rientro, che va di pari passo con l’avanzamento dei lavori sugli edifici”.

Un percorso, tuttavia, che non procede in modo uniforme: i comuni più devastati, come Amatrice, continuano a soffrire ritardi. “In questi territori – ha spiegato Castelli – negli ultimi due anni e mezzo abbiamo recuperato terreno con un grande lavoro di squadra. La ricostruzione pubblica è finalmente avanzata e possiamo contare sull’avvio di opere simboliche come il nuovo municipio, la caserma dei Vigili del Fuoco, il Museo Cola Filotesio e altri interventi che preparano il terreno per la ripartenza anche delle abitazioni private”.

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