La Asl ha avviato un’indagine epidemiologica per accertare l’origine dei disturbi. L’ipotesi più accreditata è quella della salmonella, possibile causa dell’intossicazione che ha colpito una comitiva di otto persone dopo il pranzo di Ferragosto a Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila
SULMONA – Potrebbe essere la salmonella la causa dell’intossicazione che ha costretto otto persone, tra cui un bambino di dieci anni, a ricorrere alle cure mediche dopo il pranzo di Ferragosto. È questa l’ipotesi che i sanitari dell’ospedale peligno considerano più probabile, sulla base dei sintomi manifestati e delle prime valutazioni cliniche.
La comitiva si era riunita in un casolare nelle campagne di Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila. I primi malori erano comparsi in alcuni commensali già nelle prime ore del pomeriggio del 15 agosto. Nausea, crampi addominali, vomito e dissenteria. Poi i disturbi si erano estesi progressivamente a tutti i partecipanti alla tavolata.
I pazienti si sono presentati al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona: per sette di loro i medici hanno disposto cure sintomatiche e dimissioni con terapia domiciliare, mentre una persona è rimasta in osservazione per l’intera notte.
Come previsto dalla procedura, i referti sono stati trasmessi al Servizio di Igiene e Alimenti della Asl 1, che ha avviato un’indagine epidemiologica per ricostruire la catena di consumo del cibo e stabilire con certezza quali pietanze abbiano provocato l’intossicazione. Secondo i primi sospetti della stessa comitiva, uno degli alimenti incriminati potrebbe essere una crema di formaggio servita durante il pranzo, ma non si escludono altre possibili fonti, come uova o carne.
La salmonella, spiegano dall’Azienda sanitaria, è un batterio molto comune che prolifera facilmente nei cibi mal conservati, soprattutto in estate, quando le alte temperature possono favorirne lo sviluppo. Proprio per questo i tecnici della Asl dovranno ora procedere con accertamenti di laboratorio più approfonditi.
L’episodio, che fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi, mette comunque in luce quanto sia importante prestare attenzione alle modalità di conservazione degli alimenti, in particolare nei contesti familiari o conviviali, dove i rischi di sottovalutare le regole igieniche sono maggiori.