Il consigliere regionale critica il dietrofront in Consiglio sull’aumento di 100.000 euro per la campagna antincendi: “L’Abruzzo brucia e la Protezione Civile resta in silenzio”
PESCARA – Il consigliere regionale Giovanni Cavallari torna a puntare il dito contro la maggioranza in Consiglio regionale, accusandola di aver fatto marcia indietro sull’incremento dei fondi per contrastare l’emergenza incendi. La polemica nasce dal passaggio in aula di un emendamento che, in II Commissione, aveva ottenuto l’ok unanime per stanziare 100.000 euro in più a favore dei Vigili del Fuoco impegnati nella campagna antincendi boschivi. Un intervento definito dal consigliere “giusto, urgente e necessario”, che però in Consiglio regionale non ha trovato il sostegno della maggioranza, la quale ha deciso di non votarlo.
“Ogni euro destinato alla prevenzione non è una spesa, ma un investimento nella sicurezza, nella biodiversità e nel futuro del nostro territorio – sottolinea Cavallari –. Chi blocca questi fondi e finge di non vedere si assume una responsabilità pesantissima”.
“Un gesto inspiegabile e irresponsabile”, commenta Cavallari, ricordando che intanto l’Abruzzo è alle prese con roghi che mettono in pericolo interi territori, tra cittadini in ansia e boschi devastati. “Il Vesuvio brucia e Vigili del Fuoco da tutta Italia si mobilitano per fronteggiare l’emergenza – prosegue –. E in Abruzzo? Marsilio, presidente della Regione e massima autorità di Protezione Civile, è assente. E con lui anche Scelli, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile da lui nominato, che resta in silenzio. Nessuna parola, nessun intervento”.
Per Cavallari, l’azione deve essere immediata: “Non possiamo ricordarci del valore del nostro patrimonio arboreo solo quando è troppo tardi. L’Abruzzo ha bisogno di decisioni, non di silenzi; di coraggio, non di convenienze politiche”.