Marco La Sorda, storico DJ pescarese, è morto per una grave malattia da cui era affetto, che però non lo aveva tenuto lontano dalla sua passione, che ancora praticava: la musica. Il sindaco Masci lo ricorda con affetto
PESCARA – È morto a 51 anni Marco La Sorda, storico e amatissimo DJ che per decenni ha animato le serate pescaresi in discoteca. Da tempo lottava contro una grave malattia, ma non si era mai arreso: la sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo della musica e dell’intrattenimento.
Nonostante le difficili condizioni di salute, La Sorda non aveva mai smesso di coltivare la sua passione, lavorando fino all’ultimo. La sua dedizione era tale che la sua agenda era ancora ricca di impegni e proprio la prossima settimana, sabato 9 agosto avrebbe animato la serata a “Penelope a Mare”, a testimonianza di una vita interamente dedicata alla musica e di una malattia che non gli aveva tolto la voglia di portare avanti la sua passione.
La notizia ha scosso profondamente la comunità, e tra i primi a ricordarlo con affetto e gratitudine è stato il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha espresso il suo cordoglio con parole toccanti. «Con profonda commozione e grande dolore, la città di Pescara piange la scomparsa di Marco La Sorda, un’icona senza tempo delle notti pescaresi e non solo», ha dichiarato il sindaco. Masci ha sottolineato come La Sorda sia stato «molto più di un DJ: un autentico punto di riferimento per intere generazioni, un protagonista indiscusso delle serate in discoteca, un ambasciatore della musica capace di far ballare, emozionare e unire migliaia e migliaia di persone sotto il segno della passione e dell’energia».
Il sindaco ha poi ripercorso i suoi ricordi personali, legati agli inizi del suo percorso politico, quando «da giovane assessore al Turismo, ho avuto il piacere di coinvolgere Marco in molte iniziative. Fu, idealmente, l’inizio anche dei nostri percorsi. Mi legano a lui ricordi meravigliosi di una Pescara indimenticabile, vivace, piena di energia e di entusiasmo».
Nel suo messaggio, il primo cittadino ha voluto stringersi attorno alla famiglia e agli amici di Marco, ma anche all’intero “popolo della notte”, che oggi ha perso una figura simbolica. «Marco continuerà a farci ballare nel ricordo e nel cuore di chi non dimenticherà mai il suo sorriso e le sue vibrazioni», ha concluso Masci.