Il 26 luglio il borgo abruzzese ricorda il grande maestro Aníbal Troilo con musica, danza, cultura e sapori argentini e locali
ARCHI – Un legame profondo, seppur invisibile, unisce il piccolo borgo abruzzese di Archi, adagiato sulle colline teatine, al cuore pulsante del tango argentino. È qui che sabato 26 luglio prenderà vita la prima edizione del “Pichuco Festival”, omaggio vibrante ad Aníbal Troilo, detto Pichuco, leggendario bandoneonista e direttore d’orchestra nato a Buenos Aires nel 1914, le cui radici affondano proprio in questo angolo d’Abruzzo.
Organizzato dall’associazione di promozione sociale Pichuco and Friends, con il patrocinio del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) e del Comune di Archi, il festival è molto più di un evento musicale: è un ponte tra due mondi, tra la nostalgia dell’emigrazione e la potenza della musica che unisce e racconta.
Aníbal Troilo non conobbe mai personalmente Archi, ma il borgo non ha dimenticato i suoi legami con lui. I suoi nonni paterni, Quirino Troilo e Concezia, lasciarono Archi alla fine dell’Ottocento, emigrando a Buenos Aires alla ricerca di un futuro migliore. Una storia condivisa da molti compaesani, che oggi rivive attraverso le note struggenti del tango.
Il festival si aprirà alle ore 17 in Largo Fontana Tommaso Melchiorre con una tavola rotonda dal titolo “Aníbal Troilo Pichuco. Il mito, la musica e le origini”, che vedrà la partecipazione di figure di spicco come Leonardo Porreca, presidente dell’associazione promotrice, Francisco Alejandro Torné, nipote del musicista, Daniela Fidanza, direttrice dell’orchestra “Lo que vendrà”, e Lia Giancristofaro, antropologa dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
La serata continuerà con il concerto di “Simone Marini e la Gran Tango” e lo spettacolo dei maestri di tango argentino, in un’esplosione di sensualità, tecnica e passione che trasformerà le vie del borgo in un angolo di Buenos Aires. Tra i ballerini in scena: Gianluca Viola e Monica Chiavarini, Andrea Fischetti e Luisa Volpi, Fabian Braña e Daniela Scalabrini, Anastas Bullaci e Martina Cerasoli.
Alle 21, nella sala consiliare “Vittime di Rigopiano”, sarà presentato il libro “Aníbal Troilo. El bandonéon mayor de Buenos Aires” del giornalista Nicola Corona, mentre alle 21.45, in Piazza G. Marconi, spazio all’arte con la performance “Danzando l’invisibile. Viaggio tra Tango e Arte”, ideata da Carla Cerbaso. Gran finale con la milonga sotto le stelle, accompagnata dalla musica dal vivo di “Gran Tango” e selezioni musicali del tj Danilo Caravaggio.
Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alla memoria e al gusto. In programma, infatti, la mostra fotografica “Toda una vida”, con materiale inedito proveniente dal Museo Casa Carlos Gardel di Buenos Aires, e lo stand enogastronomico “Le sfiziosità di Pichuco”, dove le empanadas argentine incontrano i dolci della tradizione abruzzese.