Precari Asl L’Aquila, l’Unione sindacale di base si mobilita: presidio davanti al Consiglio comunale con tutti gli iscritti

12 Luglio 2025
2 minuti di lettura

Oltre 150 lavoratori amministrativi della Asl 1 dell’Aquila rischiano il posto dopo anni di precariato. L’Usb annuncia un presidio il 14 luglio davanti al Comune, durante il Consiglio straordinario convocato per discutere la vertenza. Chiesta l’internalizzazione e una selezione che valorizzi l’esperienza maturata

L’AQUILA – Chiedere con forza una soluzione politica a un precariato che si trascina da decenni. È con questo obiettivo che i lavoratori della Asl 1 dell’Aquila scenderanno in presidio davanti alla sede del Comune, a Palazzo Margherita, il prossimo 14 luglio alle 8:30, in occasione del Consiglio straordinario convocato per affrontare la vertenza.

L’iniziativa è stata promossa dall’Unione sindacale di base (USB) Abruzzo e Molise, che in una nota ha rilanciato le richieste dei circa 150 lavoratori coinvolti, impiegati nei servizi amministrativi della Asl attraverso l’Associazione Temporanea d’Impresa costituita da Rti Biblos Soc. Coop Universitaria, Vigilantes Group srl e Az Solution.

Secondo quanto denunciato dal sindacato, la procedura concorsuale avviata dalla Asl nel febbraio 2023 per la copertura di 53 posti non terrebbe conto delle competenze maturate sul campo da lavoratori che operano da anni – in alcuni casi da oltre due decenni – nei servizi affidati in appalto.

“Nel febbraio 2023 – si legge nella nota del sindacato – la Asl 1 ha indetto una procedura concorsuale per coprire 53 posti, che è in via di ultimazione, non tenendo conto della necessità di stabilizzare lavoratori che hanno acquisito competenze ed esperienza svolgendo il servizio da molti anni, alcuni anche oltre i 20 anni. La vertenza è nota da tempo e le proteste dei lavoratori hanno indotto il Sindaco de L’Aquila a convocare un Consiglio comunale ad hoc, per il Giorno 14 luglio alle ore 9:00, al quale dovrebbero partecipare le più alte sfere della politica regionale e la dirigenza della Asl”

“L’Usb – prosegue la nota – darà tutto il supporto necessario, sindacale e legale, ai dipendenti della ATI chiedendo che la Regione e la ASL 1 si impegnino ad indire concorsi per titoli che tengano conto degli anni di servizio svolti alle dipendenze delle aziende in appalto. L’USB chiede da anni l’internalizzazione di tutti i servizi in appalto delle ASL Abruzzesi, con l’assunzione del personale alle dipendenze delle aziende aggiudicatarie degli stessi, poiché vi sono diversi studi economici che hanno dimostrato che tale sistema, a lungo termine, non porta a nessun risparmio per le amministrazioni pubbliche e non garantisce il miglioramento dei servizi”.

“Come tanti altri lavoratori degli appalti pubblici – si legge ancora nella nota – gli amministrativi della Asl 1 subiscono una condizione di precarietà lavorativa e di un sistema che conduce solo all’abbassamento dei salari e dei diritti. Proprio nei giorni scorsi i lavoratori interessati hanno inviato una lettera aperta (che alleghiamo) indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Marsilio, all’Assessore Nicoletta Verì, al Direttore Generale della Asl 1, oltre che ai sindaci di L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro. Nella lettera essi chiedono finalmente una soluzione alla loro precaria situazione lavorativa e l’internalizzazione attraverso tutti gli strumenti consentiti dalla legge”.

“Usb è da sempre per la piena reinternalizzazione dei lavoratori degli appalti pubblici e appoggia questa giusta lotta, siamo e saremo sempre al loro fianco perché sia restituita loro la dignità e la stabilità lavorativa” – concludono – “In concomitanza con il Consiglio comunale de L’Aquila del 14 luglio si terrà un presidio all’esterno del palazzo comunale e l’Usb ci sarà con i propri iscritti, al fianco di tutti i lavoratori coinvolti”.

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