La Legge di Bilancio 2026 introduce un pacchetto articolato di misure a favore dell’Abruzzo: rifinanziamento della ZES, nuove regole sul disavanzo sanitario, stabilizzazione del personale, proroga della ricostruzione post-sisma, superamento del Superbonus e risorse per l’aeroporto di Pescara. Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio parla di un risultato frutto della sinergia istituzionale e del lavoro della delegazione parlamentare regionale
L’AQUILA – ZES, sanità, ricostruzione post-sisma e sviluppo infrastrutturale: sono questi i principali assi su cui si concentra la Legge di Bilancio 2026 per l’Abruzzo. Un insieme di misure che, secondo il presidente della Regione, Marco Marsilio, testimonia l’attenzione concreta del Parlamento e del Governo verso il territorio regionale e rappresenta il risultato di una costante azione di raccordo istituzionale e politica.
Marsilio ha espresso soddisfazione per l’esito della manovra, sottolineando il ruolo svolto dalla delegazione parlamentare abruzzese nel portare all’attenzione nazionale le priorità della Regione. Tra i provvedimenti di maggiore rilievo figura l’introduzione e il rifinanziamento della Zona economica speciale (ZES), con uno stanziamento complessivo superiore ai 600 milioni di euro nel triennio 2026–2028. Uno strumento considerato strategico per attrarre investimenti, sostenere l’occupazione e rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale.
Un altro capitolo centrale riguarda la stabilizzazione del personale nei servizi sanitari e socio-sanitari. La norma, di carattere nazionale, amplia le possibilità di assunzione a tempo indeterminato includendo anche figure tecniche e di supporto, superando limiti che in passato avevano ristretto gli interventi. Una misura che, pur avendo portata generale, nasce da una iniziativa politica promossa dalla Regione Abruzzo e assunta come riferimento anche per altre realtà territoriali.
Ampio spazio è riservato al tema della ricostruzione post-sisma. La Legge di Bilancio proroga lo stato di emergenza, conferma il contributo di autonoma sistemazione, rinnova le agevolazioni fiscali per gli immobili ancora inagibili e garantisce la continuità operativa degli Uffici speciali per la ricostruzione, prevedendo ulteriori possibilità di stabilizzazione del personale. Particolarmente significativa, secondo Marsilio, è la scelta di superare definitivamente il meccanismo del Superbonus e del Sismabonus nelle aree colpite dal sisma, ripristinando un sistema di contributi diretti parametrati ai reali costi di costruzione, ritenuto più sostenibile e certo sia per i cittadini sia per la finanza pubblica.
Sul fronte ambientale, la manovra interviene sulla vicenda del Parco nazionale della Costa dei Trabocchi e Teatina, avviando un percorso di riorganizzazione fondato sul coinvolgimento diretto dei Comuni e del territorio. L’obiettivo dichiarato è superare l’impostazione commissariale e costruire un modello di gestione condiviso e partecipato.
Rilevante anche il capitolo sanità regionale. Marsilio ha richiamato la cosiddetta norma “salva Abruzzo”, che consente di rideterminare gli accantonamenti legati al disavanzo sanitario solo dopo l’approvazione del piano operativo triennale, evitando automatismi che avrebbero irrigidito il bilancio regionale. A questo si affiancano l’incremento del Fondo sanitario nazionale e l’avvio di una revisione dei criteri di riparto, che terranno conto di fattori come lo spopolamento e le caratteristiche territoriali, con benefici attesi per regioni a bassa densità demografica.
La manovra prevede infine una riduzione del contributo regionale alla finanza pubblica e misure mirate a sostegno dei servizi, della cultura, del sociale e dei trasporti, con uno stanziamento specifico destinato all’aeroporto d’Abruzzo per garantire la continuità delle rotte essenziali e rafforzare la connettività del territorio.