Martedì 30 dicembre, a Sulmona, assemblea pubblica contro il progetto Get Energy. Al centro dell’incontro, organizzato dal Comitato no inceneritore, il supporto ai cittadini per la presentazione delle osservazioni formali alla Regione Abruzzo e il coordinamento delle prossime azioni di mobilitazione a tutela del territorio della Valle Peligna
SULMONA – Un’assemblea pubblica per fermare il progetto dell’inceneritore della società Get Energy e difendere il territorio della Valle Peligna. È questo l’obiettivo dell’incontro in programma martedì 30 dicembre alle ore 17, alla Comuniteca di via Angeloni, a Sulmona.
L’iniziativa nasce in risposta all’apertura dei termini per la presentazione delle osservazioni alla Regione Abruzzo, una fase considerata decisiva dai promotori della mobilitazione. In questo momento, spiegano gli organizzatori, la partecipazione dei cittadini assume un valore concreto e giuridico: l’invio delle osservazioni rappresenta infatti l’unico strumento formale per opporsi al progetto sul piano amministrativo e ambientale.
L’assemblea avrà un taglio operativo. Durante l’incontro sarà fornito supporto tecnico per la compilazione e l’invio delle osservazioni ufficiali, con l’obiettivo di semplificare i passaggi burocratici e consentire a ogni cittadina e cittadino di trasformare la propria posizione in un atto valido agli occhi della Regione.
Secondo il Comitato promotore, non si tratta solo di esprimere contrarietà, ma di agire concretamente per tutelare l’integrità ambientale, sanitaria ed economica del territorio. Il progetto dell’inceneritore viene definito “incompatibile con le caratteristiche della Valle Peligna”, ritenuta 2non sacrificabile a logiche di profitto privato e ad attività potenzialmente inquinanti.”
Nel corso dell’assemblea saranno affrontati due punti principali: da un lato il sostegno tecnico alla presentazione delle osservazioni, dall’altro il coordinamento delle prossime iniziative di mobilitazione cittadina. L’invito è rivolto all’intera comunità, alle associazioni, agli imprenditori, ai residenti e ai rappresentanti politici e istituzionali, con l’obiettivo di costruire una risposta ampia e condivisa.