Caso “famiglia nel bosco”, nuova istanza contro l’ordinanza del Tribunale: depositate foto e nominati i consulenti di parte

27 Dicembre 2025
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La famiglia della casa nel bosco

Gli avvocati Femminella e Solina contestano la sospensione della responsabilità genitoriale e l’allontanamento dei tre minori. Allegati scatti che, secondo la difesa, smentirebbero alcune valutazioni dei giudici. Catherine: “Qui in casa famiglia i miei figli non dormono bene, hanno un’ansia profonda”

VASTO – La vicenda della cosiddetta “famiglia nel bosco” torna davanti al Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Il 24 dicembre i legali dei genitori, Marco Femminella e Danila Solina, hanno presentato una nuova istanza contro l’ordinanza che ha disposto la sospensione della responsabilità genitoriale di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, con il conseguente allontanamento dei tre figli – due gemelli di sei anni e una bambina di otto – ora ospitati in una struttura protetta.

Nel ricorso, gli avvocati allegano una serie di fotografie che ritraggono i bambini in situazioni di vita quotidiana: al supermercato, nei giochi di un centro commerciale, e soprattutto mentre mangiano un gelato con cucchiaini di plastica. Proprio quest’ultima immagine, pubblicata oggi dal quotidiano Il Centro, sarebbe per la difesa un elemento utile a “ridimensionare” la ricostruzione secondo cui la madre avrebbe mostrato una rigida opposizione all’uso di oggetti in plastica. Una posizione che, secondo i giudici, avrebbe inciso anche durante il ricovero ospedaliero dopo l’intossicazione da funghi, quando Catherine avrebbe chiesto di non utilizzare il sondino naso-gastrico “proprio perché in plastica”.

Nell’istanza viene inoltre richiamato il rapporto “conflittuale” che si sarebbe creato tra la madre e l’assistente sociale incaricata del caso, un elemento che – secondo la difesa – avrebbe contribuito alla valutazione di “mancanza di collaborazione” o “chiusura ideologica” riportata nella sentenza con cui il Tribunale ha rigettato il precedente ricorso.

Parallelamente, i legali hanno nominato i propri consulenti di parte in vista dei test psicologici richiesti dal Tribunale e da svolgere entro i prossimi quattro mesi: lo psichiatra Tonino Cantelmi e la psicologa Martina Aiello.

Intanto Il Centro pubblica anche alcuni messaggi che Catherine avrebbe inviato agli amici, nei quali esprime forte preoccupazione per lo stato emotivo dei figli: «Qui in casa famiglia i miei figli non dormono bene, hanno un’ansia profonda», avrebbe scritto, aggiungendo che «si mordono di continuo le mani, giorno e notte».

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