Smishing, operazione partita dall’Abruzzo: smantellata tra Pisa e Firenze una centrale delle truffe

24 Dicembre 2025
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Indagine dei Carabinieri e Procura: 17 indagati, migliaia di SMS truffaldini al giorno partivano da un immobile nel Pisano. Sequestrati apparecchi e centinaia di SIM

CHIETI – Un’articolata indagine avviata in Abruzzo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica (procuratore Di Florio, sostituto Ciani), ha portato allo smantellamento di una vera e propria centrale delle truffe tecnologiche attiva in Toscana, tra Pisa e Firenze. Da Santa Croce sull’Arno, infatti, partivano ogni giorno migliaia di messaggi fraudolenti costruiti con la tecnica dello “smishing”, destinati a ignare vittime in tutta Italia.


Le indagini sono partite dopo una truffa telematica messa a segno il 15 ottobre 2025 ai danni di un’anziana donna, derubata di quasi 100 mila euro da falsi operatori di una società di pagamenti digitali. Gli autori l’avevano contattata tramite SMS fasulli inducendola a fornire le proprie credenziali bancarie. Una volta ottenuto l’accesso all’home banking, i truffatori avevano inoltrato due bonifici di 48.500 e 47.800 euro verso conti intestati a complici campani.


Le prime perquisizioni, effettuate in Campania tra Napoli e Salerno, hanno consentito di identificare nove persone, sequestrare carte prepagate “Postepay Evolution” intestate a nomi fittizi, documentazione bancaria e telefoni cellulari.
Le successive attività tecniche hanno condotto gli investigatori tra i comuni toscani di Fucecchio, Empoli e Santa Croce sull’Arno, dove è stata individuata la base operativa utilizzata per inviare gli SMS truffa.

Da un appartamento, tramite consolle multisim dotate di centinaia di schede telefoniche intestate a soggetti stranieri inesistenti, partivano quotidianamente migliaia di messaggi diretti a potenziali vittime.
Nel corso dell’operazione di ieri, i Carabinieri di Chieti hanno eseguito perquisizioni presso l’immobile e due negozi di telefonia coinvolti. Sono stati sequestrati 3 modem multisim, 685 SIM Iliad, 6 notebook, 4 computer, 9 telefoni cellulari e un router 4G.


L’operazione ha permesso di interrompere il flusso di SMS truffaldini e disarticolare un sistema criminale che aveva già causato ingenti danni economici, soprattutto ai danni di persone anziane. Al momento sono 17 gli indagati, mentre proseguono le indagini per recuperare il denaro delle vittime e individuare altri complici.

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