L’Aquila, agente aggredito da tre detenuti all’esterno del carcere per i minorenni: 15 giorni di prognosi

22 Dicembre 2025
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Il carcere minorile dell'Aquila dove ieri un agente penitenziario è stato aggredito da tre detenuti

L’episodio ieri all’Istituto penale minorile durante una fase di fruizione della permanenza all’aria. Solidarietà dei sindacati e allarme sulle criticità strutturali e di organico

L’AQUILA – Un poliziotto penitenziario è stato aggredito ieri all’Istituto penale per minorenni dell’Aquila da tre detenuti durante la fruizione delle ore d’aria. L’agente ha riportato una prognosi di quindici giorni.

A rendere noto l’accaduto sono stati Giuseppe Merola e Mauro Nardella, segretari nazionali del sindacato Fsa Cnpp-Spp, che hanno espresso solidarietà e vicinanza all’agente ferito, condannando con fermezza l’aggressione. I due sindacalisti hanno inoltre richiamato il quadro nazionale delineato nei giorni scorsi in terza commissione consiliare al Comune dell’Aquila, dove le organizzazioni sindacali sono state audite.

Secondo i dati dell’associazione Antigone, che si occupa del monitoraggio dei diritti e delle condizioni di detenzione, al 15 gennaio 2024 negli istituti penali per minorenni italiani erano presenti 496 ragazzi tra minori e giovani adulti, di cui 254 stranieri. Il sindacato segnala un forte incremento degli ingressi per violazioni della normativa sugli stupefacenti, pari a +37,4% in un anno, un trend che – sottolineano – sarebbe stato ulteriormente rafforzato dalle misure introdotte dal cosiddetto decreto Caivano, che ha ampliato il ricorso alla custodia cautelare per i minorenni e ridotto l’utilizzo delle misure alternative al carcere.

«Continueremo a offrire la nostra contraddistinta collaborazione istituzionale – affermano Merola e Nardella – ma chiediamo interventi urgenti a tutela della comunità penitenziaria aquilana».

Sull’episodio è intervenuta anche la consigliera comunale del Pd Stefania Pezzopane, che ha parlato di un fatto «gravissimo» e ha rinnovato la propria solidarietà all’agente ferito. «È anche – ha aggiunto – la conferma di quanto già denunciato con forza insieme ai colleghi del centrosinistra in Consiglio comunale».

Pezzopane ha ricordato come, nelle scorse settimane, fossero state segnalate criticità che oggi risultano confermate: carenze di organico, struttura non completata, assenza di servizi essenziali, locali inadeguati e un’organizzazione interna ancora incompleta. «Il Comune deve rappresentare con forza al Governo e al Dipartimento per la Giustizia minorile la situazione reale dell’Ipm – ha concluso –. Servono più personale, strutture completate e servizi adeguati, subito. La sicurezza dei lavoratori e il diritto dei minori a un percorso dignitoso di recupero non sono negoziabili».

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