Fissata per l’11 febbraio la sentenza del processo d’appello bis sulla tragedia di Rigopiano. Ieri a Perugia le arringhe difensive dell’ex sindaco di Farindola e di un ex dirigente regionale. I familiari delle vittime attendono il verdetto, mentre proseguono i preparativi per la commemorazione del 18 gennaio
PERUGIA – È stato stabilito per l’11 febbraio il giorno della sentenza nel processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017, evento che causò la morte di 29 persone.
La decisione è stata presa nel corso dell’udienza che si è svolta ieri a Perugia, durante la quale hanno preso la parola i legali dell’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, e di Pierluigi Caputi, che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di dirigente regionale. Il calendario del procedimento prevede una nuova udienza il 2 febbraio e, con ogni probabilità, un’ulteriore il 5 febbraio, prima della conclusione del processo.
In aula era presente anche una delegazione del comitato dei familiari delle vittime, che al termine dell’udienza ha espresso fiducia. I rappresentanti del comitato hanno sottolineato come, ancora una volta, dalle difese sia emerso il “solito scaricabarile” di responsabilità, ribadendo la convinzione che la Regione abbia avuto un ruolo nella gestione della vicenda. Ora, hanno evidenziato, spetta ai giudici valutare e decidere.
Nel frattempo, i familiari delle 29 vittime sono impegnati anche nell’organizzazione della commemorazione che si terrà il prossimo 18 gennaio, in occasione del nono anniversario della tragedia di Rigopiano.