La Asl di Teramo presenta il modello di cure domiciliari nel congresso di San Marino: -96% di rischio ricoveri

19 Dicembre 2025
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Al Congresso nazionale delle Cure Territoriali illustrata l’esperienza teramana sulla continuità assistenziale tra ospedale e territorio

TERAMO – Un modello capace di ridurre fino al 96% il rischio di ricovero entro 30 giorni e di garantire una reale continuità tra ospedale e territorio. È l’esperienza della Asl di Teramo sull’assistenza domiciliare e sulla presa in carico dei pazienti fragili al momento della dimissione ospedaliera, presentata nei giorni scorsi al 5° Congresso nazionale delle Cure Territoriali di San Marino, dedicato alle innovazioni organizzative e clinico-assistenziali.

I dati presentati collocano la Asl di Teramo tra le realtà più performanti a livello nazionale per assistenza domiciliare, in un contesto generale che, come rilevato dal Rapporto Agenas, mostra ancora forti criticità.

Lo studio illustrato dalla Asl teramana mostra l’evoluzione di un sistema che integra case manager infermieristico, Unità di valutazione multidimensionale, Centrali operative territoriali e attivazione dell’Assistenza domiciliare integrata entro 24 ore, in coerenza con i principi del decreto ministeriale 77. Un modello sperimentale, sviluppato a partire dal precedente NAIOT, che punta a rendere strutturata e guidata la transizione dall’ospedale al domicilio.

A rappresentare la Asl di Teramo al congresso è stato Gianluca Azzellino, coordinatore infermieristico del Distretto socio-sanitario e dell’Adi di Atri, che ha evidenziato come il nuovo assetto consenta di seguire paziente e famiglia già prima della dimissione, con un unico riferimento e un’attivazione rapida dei servizi domiciliari. Un approccio che riduce i rientri evitabili in ospedale e alleggerisce il carico assistenziale sulle famiglie.

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