Stellantis Atessa, proroga della solidarietà e aumento della produzione: segnali di ripresa per il polo abruzzese

18 Dicembre 2025
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Alla Stellantis di Atessa prorogati i contratti di solidarietà fino al 2026

Prorogati fino al luglio 2026 i contratti di solidarietà nello stabilimento Stellantis di Atessa, mentre da febbraio la produzione dei veicoli commerciali salirà a 820 unità al giorno con il parziale ritorno del terzo turno. Uilm parla di “segnale di speranza”, mentre FdI rivendica l’effetto dei cambiamenti nelle politiche europee sull’automotive

ATESSA – Nello stabilimento Stellantis di Atessa i contratti di solidarietà saranno prorogati fino al 31 luglio 2026, oltre la scadenza prevista del 31 dicembre 2025. Lo comunica la direzione aziendale, come riferisce la Uilm Abruzzo, precisando che la quota di lavoratori coinvolti dall’ammortizzatore sociale scenderà dal 41% al 35%.

Il 2026 si apre con un quadro produttivo in miglioramento: da febbraio la produzione giornaliera di veicoli commerciali leggeri passerà da 640 a 820 unità, con il parziale ripristino del terzo turno e l’impiego di circa 800 lavoratori. Con il nuovo assetto, saranno circa 300 gli addetti interessati dalla solidarietà su un organico di 4.350 persone.

Per il coordinatore Uilm Abruzzo, Nicola Manzi, si tratta di “un eccellente segnale di speranza”, favorito anche dall’annuncio della Commissione europea sul superamento dell’ipotesi di stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035. “Il motore diesel, che ha fatto la fortuna dello stabilimento, ha ancora un futuro nel mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri”, osserva il sindacalista, che parla di un 2026 “all’insegna della ripresa produttiva e della tenuta occupazionale”.

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, secondo cui la situazione di Atessa conferma la linea sostenuta dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Appena cambiano le regole europee, anche se di poco, l’automotive riparte. La proroga dei contratti di solidarietà e l’aumento della produzione dimostrano che le battaglie del governo Meloni e del presidente Marsilio non erano slogan, ma scelte concrete per difendere industria e lavoratori”, afferma. “L’Abruzzo, con il polo di Atessa, è protagonista di questa ripartenza e continuerà a esserlo”.

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