Migranti, vertice urgente in Prefettura all’Aquila: “In 32 dormono all’aperto con temperature sotto lo zero”

17 Dicembre 2025
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Prefettura dell’aquila, convocato vertice urgente: 32 migranti all’addiaccio

Domani a mezzogiorno l’incontro tra istituzioni e associazioni: secondo i volontari 32 giovani dormono ancora all’aperto con temperature sottozero. L’appello: servono soluzioni immediate, “oggi, non domani”.

L’AQUILA – Un vertice urgente per affrontare l’emergenza dei migranti senza alloggio è stato convocato per domani alle 12 in Prefettura all’Aquila. Al centro dell’incontro, richiesto da associazioni e volontari, la situazione di 32 giovani che, secondo le segnalazioni, stanno trascorrendo la notte all’aperto con temperature sottozero e la necessità di individuare soluzioni immediate di accoglienza temporanea.

Al tavolo siederanno il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, Paolo Giorgi dell’associazione Fraterna Tau, Francesco Marrelli per la Cgil e l’operatore sociale Cesare Salvatori. L’incontro arriva dopo l’invio di una lettera indirizzata al sindaco Pierluigi Biondi, all’assessore comunale alle Politiche sociali e all’Immigrazione Emanuela Tursini, al presidente del Consiglio comunale Roberto Santangelo e allo stesso prefetto, con la richiesta di un intervento immediato.

Il documento, firmato da Filippo Catania (Fiab L’Aquila) a nome di diverse associazioni cittadine, fotografa una situazione definita drammatica senza giri di parole: “Trentadue ragazzi stanno dormendo all’aperto. Ora. Mentre scriviamo. Mentre leggete. Con temperature sotto lo zero”. Un’emergenza che, sottolineano i firmatari, non consente rinvii né attese legate ai procedimenti ordinari: “Non c’è tempo per i normali iter burocratici”.

Al centro del vertice di domani c’è l’individuazione di una sistemazione temporanea che permetta almeno di superare la fase più critica dell’emergenza climatica, garantendo condizioni minime di dignità e sicurezza. Tra le soluzioni prospettate nella lettera, l’utilizzo di “una palestra, una struttura temporanea, un edificio pubblico inutilizzato”.

Il richiamo finale delle associazioni è diretto e carico di memoria collettiva: “Noi aquilani sappiamo cosa significa ricevere aiuto quando tutto crolla”. Da qui l’invito ad agire senza ulteriori rinvii, “oggi, non domani”, e la chiusura che suona come un monito alle istituzioni: “Il freddo non aspetta”.

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