A sollevare dubbi sulla scelta dell’artista è il consigliere di opposizione Franco Fracassa: «Contrario alle lotte quotidiane sulla violenza di genere»
TERAMO – Il caso Sfera Ebbasta continua ad animare il confronto politico a Teramo. Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dalle Commissioni Pari Opportunità, contrarie alla scelta dell’artista per il concerto del 29 dicembre, la questione è arrivata anche in Consiglio comunale, pur a fronte di un evento già sold out.
A riportare il tema in aula è stato il consigliere di opposizione Franco Fracassa, che ha contestato l’opportunità dell’investimento e il messaggio culturale legato ai testi dell’artista, giudicati incompatibili con l’impegno pubblico contro la violenza di genere. Una critica netta, accompagnata dal riferimento ai 140mila euro spesi per l’evento.
La risposta dell’amministrazione è arrivata dall’assessora alle Pari Opportunità Alessandra Ferri, che ha spostato il ragionamento sul piano più ampio del rapporto tra istituzioni e giovani. Ferri ha respinto l’idea di una censura culturale, sottolineando come il problema della violenza di genere non si risolva vietando concerti, ma garantendo tutele concrete alle donne e interrogandosi sulle trasformazioni sociali e comunicative delle nuove generazioni.
Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura Antonio Filipponi, che ha difeso la scelta come un tentativo di parlare ai giovani e rendere la città attrattiva anche per loro. Secondo Filipponi, il successo nazionale dell’artista e il gradimento registrato tra molte famiglie dimostrano che eventi di questo tipo rispondono a una domanda reale, senza che ciò significhi legittimare o minimizzare temi delicati come quello della violenza di genere.