L’associazione “L’Altra parte del guinzaglio” denuncia episodi di aggressioni: “Allarme per le cattive custodie”. L’assessore Stella: “Situazione delicata ma in miglioramento, presto un presidio veterinario nel Chietino”
CHIETI – Preoccupazione nel quartiere Filippone, a Chieti, dopo le segnalazioni di alcuni residenti per la presenza di due cani di grossa taglia lasciati incustoditi. Secondo i racconti di chi vive in zona, gli animali sarebbero stati protagonisti di episodi di aggressione e della uccisione di un gatto domestico.
A richiamare l’attenzione è l’associazione “L’Altra parte del guinzaglio Odv”, che da anni si occupa di benessere animale e custodia responsabile. “Episodi come questo creano allarme sociale e mettono in luce un problema diffuso: la cattiva custodia degli animali da parte di alcuni proprietari”, spiegano i rappresentanti.
L’associazione chiede un intervento immediato del Comune e degli enti competenti: accertamento delle responsabilità, rafforzamento dei controlli sul territorio in sinergia con Polizia Locale, Asl veterinaria e guardie zoofile, e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Sulla questione interviene l’assessore comunale alla tutela del benessere animale, Fabio Stella, che allarga lo sguardo al fenomeno del randagismo cittadino. “La situazione a Chieti è delicata, ma ci stiamo lavorando con costanza”, afferma. Secondo Stella, il quadro ereditato dall’amministrazione “era disastroso: colonie feline numerose, gatti malati e non sterilizzati”. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione tra volontari, Comune e Asl, si registrano però segnali di miglioramento.
“Nel 2022 sono stati sterilizzati 7 gatti e 37 cani, nel 2023 i numeri sono saliti a 40 gatti e 52 cani, e quest’anno abbiamo raggiunto 72 gatti e 44 cani”, spiega l’assessore. “Un incremento che dimostra l’impegno di tutti”.
Stella sottolinea che la situazione dei cani è “più sotto controllo” grazie al lavoro del canile comunale gestito dall’associazione Asada, che garantisce numerose adozioni. Più complesso invece il tema delle colonie feline: “Molte volontarie storiche sono anziane e hanno difficoltà a gestire le emergenze o a spostarsi per le sterilizzazioni, che oggi si fanno a Lanciano dopo la chiusura dell’ambulatorio pubblico di Bucchianico”.
Per questo, la priorità è chiara: riaprire un ambulatorio veterinario pubblico nel territorio chietino.
“Il Comune è pronto a mettere a disposizione un proprio immobile, già individuato, che sarà valutato insieme alla Asl per verificarne l’idoneità – annuncia Stella –. Serve però una volontà condivisa tra Asl e Regione per restituire questo servizio essenziale al territorio”. L’assessore ribadisce la disponibilità dell’amministrazione a collaborare con associazioni e cittadini per una gestione più efficace del randagismo.