Sanità territoriale, la denuncia del Patto per l’Abruzzo: “Speso solo il 27% dei fondi Pnrr e cantieri in forte ritardo”

11 Dicembre 2025
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Conferenza stampa dei consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo sulla gestione dei fondi PNRR destinati alla sanità territoriale. Presentati i dati che denunciano ritardi e cantieri fermi nelle quattro province

Secondo i consiglieri regionali di opposizione, il rischio di perdere i fondi del Pnrr è concreto e le maggiori criticità si concentrano nelle province di Teramo e Pescara, dove «quasi nessuno dei cantieri ha raggiunto il 20% di pagamenti»

PESCARA – Il quadro che emerge dall’analisi dei fondi PNRR destinati alla sanità territoriale abruzzese è «una fotografia desolante». Questa, in estrema sintesi, l’analisi dei consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo, che questa mattina – nel corso di una conferenza stampa – hanno illustrato i dati incrociati sullo stato di avanzamento delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità nelle quattro province, denunciando ritardi, cantieri mai partiti e percentuali di spesa giudicate allarmanti.

Secondo l’opposizione, i numeri parlano chiaro: «In Abruzzo sono stati spesi solo il 27,29% dei 58,9 milioni dei fondi PNRR messi a disposizione per le Case di comunità, e solo il 21,01% dei 5,5 milioni messi a disposizione per gli Ospedali di Comunità». Strutture, sostengono, che «esistono solo sulla carta», come «pacchi vuoti», con lavori mai avviati o in forte ritardo. Le conseguenze, spiegano, sono inevitabili: «Il rischio concreto è quello di perdere i fondi e vanificare una delle più grandi opportunità di investimento che l’Abruzzo abbia visto negli ultimi quarant’anni».

Per i consiglieri, la maggiore criticità si concentra nelle province di Teramo e Pescara, dove «quasi nessuno dei cantieri ha raggiunto il 20% di pagamenti», segnale di una fase ancora embrionale degli interventi. Situazioni come quelle di Pescara e Montesilvano, già sollevate nelle scorse settimane, rappresentano – secondo il Patto per l’Abruzzo – il sintomo di un quadro generale «ad alta criticità». Non va meglio nel Chietino, dove si registrano squilibri significativi: «Una struttura quasi finita a Casoli (utilizzato il 96%) e una appena iniziata finanziariamente ad Atessa (solo 21%)». Una disparità che, affermano, mette in luce «la difficoltà gestionale della destra nel portare avanti parallelamente tutti i cantieri previsti».

All’Aquila, gli interventi sugli adeguamenti antisismici finanziati dal PNRR si fermano al 48% di avanzamento, mentre nelle altre Asl «il dato neanche compare», a dimostrazione – secondo l’opposizione – che nelle province di Pescara, Chieti e Teramo i lavori strutturali più rilevanti «non sono ancora entrati nel vivo della fatturazione».

Da qui la critica alla narrazione della maggioranza regionale: «Questa fotografia dimostra quanto la destra sia scollata dalla realtà: proclami entusiastici sulla rete ospedaliera e sull’edilizia sanitaria, mentre nei territori restano cantieri fantasma o in enorme ritardo». Un’affermazione accompagnata da un attacco diretto all’assessora alla Sanità: «Quando replica alle opposizioni di fatto sta replicando a se stessa, in quanto i dati che abbiamo a disposizione provengono dal suo assessorato e ci sono stati forniti a seguito di un accesso agli atti». Secondo i consiglieri, «la stipula dei contratti è un’illusione propagandistica. Firmare un contratto non basta: servono lavori e opere che avanzano».

Accanto alle opere, il Patto per l’Abruzzo segnala l’urgenza legata al personale sanitario, giudicato decisivo per l’operatività delle nuove strutture. «Senza medici e infermieri, le Case della Comunità resteranno chiuse o aperte ma inefficaci. I dati parlano chiaro: servono soluzioni organizzative serie, non slogan per contrastare la carenza di personale».

La critica finale è di natura politica e riguarda il rapporto della coalizione con il PNRR che sarebbe stato «osteggiato e demonizzato dalla destra che oggi siede al governo. Parliamo del più grande stabilizzatore macroeconomico degli ultimi anni, senza il quale la nostra economia sarebbe precipitata in una crisi profonda». Eppure, osservano i consiglieri, «è grazie al PNRR se in Abruzzo la maggioranza di destra ha avuto risorse senza precedenti per la sanità territoriale. E questa occasione non è stata colta».

Per l’opposizione, la questione non è tecnica ma politica: «Ogni euro non speso è un euro sottratto alla crescita, alla salute, alla fiducia dei cittadini. Per questo non ci accontenteremo di promesse e delle solite rassicurazioni verbali: pretenderemo trasparenza su ogni cantiere fermo e su ogni euro non transformato in servizi per i cittadini e le cittadine. Il tempo delle parole è finito, ora contano i fatti».

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