Consiglio comunale a Teramo: ok alla variazione del bilancio di previsione, scontro sul biodigestore

11 Dicembre 2025
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Il bilancio di previsione al 2027 cuba 47milioni di euro. Il biodigestore al centro delle polemiche, con una mozione presentata dal consigliere Corona per garantire il ristoro dei cittadini di Villa Pavone

TERAMO – Il biodigestore e la variazione al bilancio di previsione, temi centrali del consiglio comunale di Teramo. Primo punto all’ordine del giorno, infatti, la ratifica della variazione al bilancio di previsione 2025/2027. La discussione ha aperto la seduta con una manovra che, come spiegato dalla vicesindaco e assessore al Bilancio Stefania Di Padova, ammonta a 47 milioni di euro.

La parte più consistente riguarda il piano delle opere pubbliche, rimodulato con uno slittamento finanziario di 12 milioni al 2026 e 15 milioni al 2027, per adeguare tempi e programmazione dei cantieri. Tra gli interventi inseriti figurano l’incremento del finanziamento per Palazzo Orsini, con oltre 2 milioni aggiuntivi, e la proroga del progetto “Io e te” contro la povertà educativa minorile, garantita dalla Regione per 800 mila euro e realizzata in collaborazione con Asl e terzo settore.

All’interno della variazione trova spazio anche il percorso che porterà alla realizzazione del biodigestore: prima la decostruzione dell’ex inceneritore e la bonifica dell’area, poi la costruzione dell’impianto, definito dalla vicesindaca un’opera epocale per la città. Scontro aperto in aula per le novità sul mutuo con Cassa Depositi e Prestiti: per la minoranza l’operazione è stata portata avanti con poca trasparenza, per l’amministrazione si tratta di un’operazione necessaria per evitare di perdere i fondi Pnrr. Il mutuo servirà da paracadute per coprire la cifra necessaria per la costruzione dell’impianto, aumentata nel corso dei mesi sia per questioni fisiologiche legate all’andamento dei prezzi, sia per le migliorie apportate al progetto.

Il biodigestore è stato poi oggetto di un punto autonomo all’ordine del giorno, con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e con il riferimento all’attivazione del mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. Sul tema è intervenuto anche il consigliere Luca Corona (FdI), che ha presentato una mozione chiedendo misure di ristoro per i residenti di Villa Pavone, quartiere maggiormente interessato dall’infrastruttura.

Nella sua proposta Corona ricorda che l’impianto tratterà circa 35 mila tonnellate di organico all’anno producendo biometano ed energia elettrica, ma evidenzia che l’opera potrebbe generare disagi soprattutto sul fronte del traffico. Da qui la richiesta che la produzione di biometano venga rimessa in rete a beneficio delle famiglie della zona, che il Comune avvii interlocuzioni con Anas per una nuova uscita sulla Teramo-Mare al servizio dell’impianto e dell’area artigianale, che venga istituito un tavolo di monitoraggio con i residenti e che sia garantita la massima trasparenza sull’avanzamento dei lavori e sulle compensazioni.

Nel corso della seduta è emerso anche il capitolo politico sulle dimissioni del consigliere Franco Fracassa dalla presidenza della Commissione Controllo e Garanzia, formalizzate il 27 novembre. Nella sua lettera, Fracassa sostiene che siano venute meno le condizioni per svolgere efficacemente il proprio ruolo a causa della mancata collaborazione da parte della maggioranza e dei ripetuti ritardi nell’invio della documentazione richiesta. La vicenda è stata richiamata dal consigliere Carlo Antonetti, che ha definito grave il silenzio caduto sulla questione e ha sollecitato la maggioranza a ripristinare quanto prima la piena operatività della Commissione con la nomina di un nuovo presidente.

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