La Asl di Teramo potenzia i camper per le aree interne: più Comuni serviti e medico a bordo per la nuova fase del progetto

10 Dicembre 2025
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Dopo i risultati dei primi due anni, il servizio cresce: 18mila le prestazioni erogate

TERAMO – La rete dei camper sanitari che la Asl di Teramo aveva lanciato come progetto sperimentale nelle aree interne compie un salto di qualità. Quella che doveva essere un’iniziativa limitata a 18 mesi diventa ora un servizio ampliato e rafforzato: non solo una proroga, ma l’inserimento del medico a bordo e un allargamento dei Comuni coinvolti, che passano da 11 a 15. Una scelta maturata alla luce dei risultati ottenuti sul campo, dei fondi intercettati e della collaborazione con gli enti locali.

È soprattutto l’impatto del servizio a convincere la Asl: quasi 18mila prestazioni in due anni, tra cui 5.000 prelievi, 4.000 prestazioni generali e 3.500 prenotazioni al Cup, con la possibilità di pagare direttamente a bordo grazie al Pos. Numeri che hanno spinto l’azienda sanitaria ad ampliare l’offerta, includendo attrezzature come elettrocardiografo ed ecografo e prevedendo il coordinamento medico della dottoressa Sparvieri, già responsabile del servizio Adi.

Per i prossimi 20 mesi quindi, i camper raggiungeranno i comuni di Castilenti, Montefino, Arsita, Castiglione Messer Raimondo, Civitella del Tronto, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela, Rocca Santa Maria e Valle Castellana, a cui si aggiungono Torricella Sicura, Colledara, Penna Sant’Andrea e Castelli.

Alla conferenza stampa di questa mattina erano presenti il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, la responsabile dell’Ufficio Governance delle Aree Interne della Regione, Francesca Visione, l’amministratore del Consorzio Punto Europa, Filippo Lucci, il presidente della cooperativa Momiss, Maurizio Erodiani, e i sindaci dei Comuni capofila, Catiuscia Cacciatore per Arsita e Manuele Tiberii per Colledara. Presenti anche il presidente e il segretario della V Commissione del Consiglio regionale, Paolo Gatti e Marilena Rossi.

«Il nostro obiettivo era arrivare in tutti i punti della provincia di Teramo. Con la missione 5 del Pnrr abbiamo colto al volo la possibilità offerta da Filippo Lucci, amministratore unico del Consorzio Punto Europa, di intercettare fondi per avere questi camper, in modo da raggiungere tutte le aree interne. Abbiamo coperto così tutti i comuni della Valfino, Laga e Gran Sasso. La durata era di 18 mesi, ma ne abbiamo parlato e abbiamo raggiunto un accordo grazie ai fondi Snai ottenuti dalla Regione», ha detto Di Giosia. «A bordo ci sono attrezzature come l’elettrocardiografo, l’ecografo, e stiamo anche specializzando i medici. Così sopperiamo anche alla mancanza di medici di base. È motivo di orgoglio per noi, garantire la sanità di prossimità».

«Uno dei progetti migliori per il Cope. Gli oltre 2milioni intercettati hanno portato concretamente i suoi frutti. Si garantisce in questo modo un presidio stabile e sotto casa. È uno di quei progetti che permette di toccare con mano la concretezza delle azioni», ha detto Filippo Lucci.

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