Disperso sul Gran Sasso: ricerche intensificate sul Corno Grande con droni e corde fisse

9 Dicembre 2025
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Disperso sul Gran Sasso

Da venti giorni proseguono senza sosta le ricerche di Karol Brozek, 44enne polacco disperso sul Gran Sasso. Le operazioni sono concentrate nell’area del Corno Grande con l’impiego di droni, corde fisse e sistemi Recco, nonostante le difficili condizioni meteo e il forte rischio valanghe

L’AQUILA – ono trascorsi venti giorni dalla scomparsa di Karol Brozek, il 44enne cittadino polacco disperso sul massiccio del Gran Sasso. Le operazioni di ricerca, coordinate dalla Prefettura dell’Aquila, proseguono con il coinvolgimento del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Cnsas), del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) e dei Vigili del Fuoco del comando provinciale dell’Aquila. Le attività avevano subito alcune interruzioni tra il 20 e il 24 novembre a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

L’ultima traccia certa dell’uomo risale alle 8.15 del 19 novembre, quando la videocamera dell’Osservatorio di Campo Imperatore lo ha immortalato mentre si allontanava dal camper insieme ai due cani, Kraken e Pirat. Le squadre stanno concentrando gli sforzi nell’area del Corno Grande, a quota 2.912 metri, dove nel fine settimana sono stati impiegati anche l’elicottero regionale del 118 e tecnici altamente specializzati del Cnsas.

In quota sono state installate corde fisse per circa 350 metri dalla vetta verso la zona della Schiena d’Asino, lungo la Direttissima e nel canale Moriggia-Acitelli.

Contestualmente sono stati utilizzati i sistemi Recco e le sonde da valanga, soprattutto nei settori compresi tra i 2.700 e i 2.800 metri di altitudine, dove l’orologio Garmin di Brozek ha trasmesso gli ultimi segnali. In queste zone si registrano accumuli di neve superiori ai tre metri, con un rischio valanghe in aumento a causa del rialzo delle temperature.

La riapertura della funivia Fonte Cerreto–Campo Imperatore ha consentito un più agevole impiego dei droni per le ricognizioni aeree. Alle operazioni partecipa anche Renata Sarzewicz, militare di origini polacche e amica della famiglia, presente per collaborare con le squadre e mantenere i contatti con i familiari e le autorità. La donna ha espresso gratitudine per l’impegno, la competenza e la disponibilità del personale impegnato nelle ricerche.

Le indagini, inizialmente seguite dal Commissariato dell’Aquila, sono ora coordinate dai carabinieri di Assergi, mentre le operazioni sul terreno continuano senza interruzioni compatibilmente con le condizioni ambientali.

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