Taglio salari accessori, sale la tensione: alla Asl di Teramo scatta lo stato di agitazione

3 Dicembre 2025
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Fp Cgil e Uil Fpl contro Regione Abruzzo: «Nessuna certezza sulle somme del Decreto Calabria. A rischio gli importi 2024 e quelli dell’anno in corso»

TERAMO – La frattura tra sindacati e Regione Abruzzo sul tema dei salari accessori del personale sanitario si approfondisce ulteriormente. Dopo mesi di confronto senza risultati, oggi arriva la decisione più dura: le segreterie provinciali Fp Cgil Area Sanità e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione per i dipendenti della Asl di Teramo.

La mobilitazione nasce dal mandato espresso dai lavoratori nell’assemblea del 28 novembre e viene formalizzata dai segretari Marco Di Marco e Massimiliano Bravo, che denunciano l’assenza di risposte da parte della Regione riguardo alle risorse legate all’articolo 11 del Decreto Calabria.

«Ad oggi – affermano Cgil e Uil – nonostante gli incontri tenutisi con il dipartimento sanità regionale, al fine di recuperare dette somme, non vi è chiarezza né sulla possibilità che vengano restituiti alle Asl gli importi relativi all’anno 2024 né, tantomeno, cosa ancor più preoccupante, che vengano erogate le somme relative all’anno in corso».

Il tema non è nuovo. Nei mesi scorsi la Fp Cgil Abruzzo aveva già lanciato l’allarme, stimando in 11 milioni di eurocomplessivi il rischio per le quattro aziende sanitarie regionali. La replica della Regione sottolineava che tali risorse sono «un istituto, disciplinato dalla legge statale e legato al Decreto Calabria, che può essere erogato solo sul presupposto che le Regioni raggiungano l’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale».

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