Al tavolo nazionale convocato dal Mimit la Regione chiede garanzie per i 130 lavoratori di Lanciano e Val di Sangro
PESCARA – La vertenza Pierburg approda al tavolo nazionale del Ministero dell’Industria e del Made in Italy, dove la casa madre Rheinmetall ha confermato la volontà di cedere il 20% della produzione legata al comparto automotive per concentrare l’attività sul core business della difesa, che oggi rappresenta l’80% dei volumi del gruppo. Una scelta che apre scenari delicati per i siti abruzzesi di Lanciano e Val di Sangro, con 130 lavoratori coinvolti.
“Apprezziamo la determinata volontà della casa madre – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro Tiziana Magnacca – di voler analizzare le proposte di acquisizione sinora arrivate tenendo conto dell’affidabilità e della serietà dei piani industriali, ma chiediamo, come Regione Abruzzo assieme a tutte le sigle sindacali, ogni utile garanzia necessaria al fine di proteggere i livelli occupazionali e i siti produttivi abruzzesi”.
L’esito delle offerte di acquisizione dovrebbe arrivare entro fine anno, con la speranza che il nuovo acquirente possa assicurare continuità ai lavoratori, nonostante le difficoltà del comparto automotive. Magnacca ha inoltre avanzato una proposta alternativa: “Ho chiesto all’azienda di valutare adeguatamente anche la possibilità che tutto il personale abruzzese possa essere inglobato nel settore defense attraverso un processo di riconversione dei siti e di riqualificazione delle maestranze. È ovviamente una proposta che dovrà essere valutata e approfondita, ma che allo stato delle cose può prevedere la continuità del sito produttivo e la protezione del personale”.
Il percorso, condiviso da Mimit, sindacati, Regioni ed enti locali, proseguirà a gennaio, salvo novità anticipate dalla stessa azienda.