Violenza di genere: a Pescara scende l’età media delle vittime e il 3% è minorenne

25 Novembre 2025
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violenza di genere

Durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, oggi all’Aurum il centro antiviolenza Ananke ha esposto i dati annuali delle presenze registrate a Pescara: scende l’età media e il 3% delle vittime è minorenne

PESCARA – A Pescara la violenza di genere non arretra, anzi colpisce sempre più donne giovani e perfino minorenni. È il dato più allarmante emerso dal report annuale del Centro Antiviolenza Ananke, presentato questa mattina all’Aurum in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre oggi martedì 25 novembre, durante un evento promosso dal Comune nell’ambito della rassegna “365 giorni No alla violenza contro le donne”.

Nonostante i 327 nuovi contatti registrati nell’ultimo anno – un numero stabile rispetto al passato – solo 132 donne sono riuscite ad avviare un percorso di uscita dalla violenza. Un calo significativo, che fotografa una realtà ancora segnata da paura, dipendenza economica e isolamento.

A preoccupare maggiormente è il profilo delle vittime. Se negli anni scorsi la fascia più colpita era quella tra i 40 e i 49 anni, oggi cresce il numero delle donne tra i 30 e i 39 anni e aumenta la presenza delle minorenni, ora al 3%, contro il 2% dell’anno precedente. «Stiamo accogliendo sempre più ragazze, e questo è un segnale allarmante», ha spiegato Anna Teresa Murolo di Ananke.

Le donne che si rivolgono al Centro sono per l’89% residenti a Pescara e per il 93% italiane. Pur avendo in molti casi un livello di istruzione medio-alto — oltre il 70% è diplomata o laureata — il problema resta la fragilità economica: il 52% lavora, spesso in condizioni precarie, mentre il 40% non ha alcuna autonomia economica. Anche la dimensione familiare pesa: l’80% ha figli, e i numeri sugli effetti della violenza su di loro sono drammatici. L’86% dei minori assiste ai maltrattamenti e l’83% li subisce, prevalentemente in forma psicologica.

La violenza è quasi sempre multipla: psicologica, fisica ed economica, spesso sovrapposte e protratte per anni. L’autore, nel 90% dei casi, è il partner o l’ex partner, italiano, con età compresa tra i 40 e i 49 anni, occupato e con un livello di istruzione medio-alto. Nel 19% dei casi aveva già precedenti denunce per maltrattamenti.

Molte donne, ha spiegato Ananke, chiedono soprattutto di essere ascoltate e credute, dopo aver sperimentato situazioni di vittimizzazione secondaria, in cui non vengono riconosciute come vittime o addirittura vengono colpevolizzate.

All’evento hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio e il sindaco Carlo Masci, entrambi sottolineando la centralità del coinvolgimento dei giovani e l’importanza di un impegno costante.

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