È stata approvata oggi in Consiglio a Pescara la delibera che ridisegnerà le zone cittadine e le rispettive classi acustiche. Tra le novità: la strada parco passa in classe 3, considerata prevalentemente residenziale, e la Riserva Dannunziana insieme al Parco Colle del Telegrafo in classe 2, come aree maggiormente sensibili
PESCARA – Il Consiglio comunale di Pescara ha approvato, con 18 voti favorevoli e 8 contrari, l’aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica. La delibera, presentata dall’assessore all’Ambiente Cristian Orta, adegua il documento alla DGR 770/2011, che stabilisce i criteri per la suddivisione acustica del territorio comunale.
L’aggiornamento riorganizza la mappa acustica della città sulla base di parametri oggettivi come densità abitativa, presenza di attività commerciali e produttive e intensità dei flussi di traffico. La modifica più rilevante riguarda il declassamento di diverse zone: molte aree in classe 4, con limiti di 65 decibel, scendono in classe 3, considerata prevalentemente residenziale, mentre porzioni di classe 3 vengono ricollocate in classe 2, categoria che tutela le aree prettamente residenziali. Restano in classe 1 scuole, ospedali e cimiteri, mentre le classi 5 e 6 continuano a identificare le zone industriali, in particolare a Pescara ovest.
Tra gli aggiornamenti figurano inoltre la classificazione della nuova infrastruttura di San Silvestro come area di classe 4 e il passaggio della strada parco dalla classe 4 alla classe 3. Il Parco Colle del Telegrafo e la Riserva Dannunziana vengono collocati in classe 2, mentre la Riserva di Santa Filomena rientra in classe 3.
Durante il dibattito sono stati presentati 11 emendamenti alla delibera, ma solo uno è stato approvato: quello proposto dalla maggioranza e illustrato dal consigliere di Forza Italia, Marcello Antonelli. L’emendamento precisa che la delibera non riporta riferimenti alla zona nord dell’area di risulta né alle aree attualmente sottoposte al piano di risanamento acustico — la zona centrale e Pescara Vecchia — che al momento non possono essere utilizzate per ospitare eventi temporanei. L’emendamento invita dunque il dirigente a procedere all’adeguamento di tutte le aree potenzialmente idonee a ospitare spettacoli temporanei, non appena i rispettivi piani di risanamento saranno conclusi.