Dal 2026 al 2028 nascerà un grande polo dedicato a formazione, ricerca e arte: Dipartimenti, due musei, una biblioteca aperta fino a mezzanotte e spazi per le associazioni culturali della città
TERAMO – Il rettore dell’Università di Teramo Christian Corsi e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, hanno annunciato l’avanzamento del progetto della “Cittadella della cultura”, finanziato con 20 milioni di euro dalla Regione Abruzzo. Dopo la valutazione di 35 proposte, l’Ateneo ha deliberato l’aggiudicazione dei lavori, che prenderanno avvio a gennaio 2026 per concludersi entro il 31 dicembre 2028.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Christian Corsi, il Direttore Generale della ASL di Teramo, Maurizio Di Giosia, i Consiglieri regionali Paolo Gatti e Marilena Rossi e Stefano Cianciotta, capo di Gabinetto del Presidente della Regione.
La nuova struttura, che sorgerà nell’ex manicomio, ospiterà i Dipartimenti di Scienze della comunicazione e Scienze politiche, una biblioteca aperta fino a mezzanotte, due musei e spazi destinati alle associazioni culturali del territorio.
“Abbiamo rispettato tutte le tempistiche – ha dichiarato Corsi – ma la città deve fare la sua parte, definendo con coraggio la propria vocazione. L’università è tutto, e l’università in centro è la chiave del modello di sviluppo di Teramo.”
“Con questo intervento – ha dichiarato Marsilio – proseguiamo il percorso di recupero delle grandi strutture storiche del territorio, rendendole nuovamente funzionali e al servizio dei giovani e della comunità”.
Il Presidente ha sottolineato l’importanza strategica del complesso. “Si tratta di un’area estesa, con caratteristiche uniche, che funge da porta d’ingresso al centro storico – ha detto Marsilio – Negli anni, ha perso funzioni e vitalità, anche a causa del sisma del 2016-2017. Oggi possiamo finalmente avviare un primo lotto concreto dei lavori, un vero punto di svolta”.
Il progetto, che interessa oltre 8.000 metri quadrati, punta a creare un polo di alta formazione, ricerca e culturacapace di generare un forte impatto socio-economico e di rilanciare il centro storico attraverso il recupero di spazi oggi inutilizzati.
L’iter ha ripreso slancio con la firma, il 27 gennaio 2025, del nuovo atto di concessione tra Ateneo e Regione, che ha consentito di recuperare il finanziamento e di avviare la gara d’appalto, conclusa il 20 giugno.
UniTe è tra i principali beneficiari del Fondo di Coesione, gestendo 38 milioni di euro complessivi, di cui 20 destinati all’ex manicomio e 18 al progetto Agri Bio Serv per il raddoppio di Veterinaria.
L’obiettivo strategico è connettere il recupero architettonico con la valorizzazione del patrimonio storico e culturale cittadino, costruendo un’offerta innovativa di fruizione e ponendo la cultura come motore di sviluppo e competitività per Teramo e il suo territorio.