La ricerca di Rosa Pia de Martino analizza Zalone come fenomeno linguistico e sociologico, ponte tra cultura pop e critica dei costumi
PESCARA – Checco Zalone approda all’università come fenomeno di ricerca. L’artista pugliese, campione d’incassi e protagonista della commedia contemporanea, è al centro della tesi di laurea di Rosa Pia de Martino, neolaureata in Lingue e letterature straniere all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il lavoro, dal titolo “L’uomo come archetipo del comico tra storia, satira e linguaggi: il caso Checco Zalone”, è stato seguito dal relatore Enzo Fimiani per la materia Storia della comunicazione.
Lo studio affronta Zalone non soltanto come personaggio di successo, ma come chiave di lettura delle trasformazioni culturali, linguistiche e sociali dell’Italia contemporanea. La ricercatrice individua nella sua satira una lente capace di interpretare i mutamenti dei costumi, della politica e delle forme comunicative del Paese.
Secondo de Martino, la scelta del tema risponde alla necessità di osservare la società attraverso le sue espressioni più dirette: “Zalone, con la sua satira, ci offre una lente potentissima per interpretare i cambiamenti dei nostri linguaggi. Non si tratta solo di analizzare un artista, ma di decodificare l’impatto profondo dell’umorismo e della satira, dagli inizi del Novecento fino ai giorni nostri”.
Il lavoro si inserisce in un filone accademico sempre più aperto all’intersezione tra cultura pop e discipline umanistiche. La neolaureata auspica che la sua tesi possa “ispirare altri studenti a esplorare l’intersezione tra cultura di massa e critica sociale”, riconoscendo in Checco Zalone un oggetto di studio fondamentale per comprendere la comunicazione italiana del nuovo millennio.