Il consigliere comunale Angelo Cardone (Lega): “Ora l’amministrazione disattivi il dispositivo e tuteli cittadini e casse pubbliche da ulteriori conseguenze”
MOSCUFO – Le sanzioni elevate dall’autovelox fisso installato lungo la Strada Statale 151 sul territorio di Moscufo sono da considerarsi nulle. Lo comunica il consigliere comunale della Lega, Angelo Cardone, dopo che la Prefettura di Pescara ha accolto tutti i ricorsi presentati dagli automobilisti, riconoscendo l’irregolarità dell’impianto.
«Sono state dichiarate nulle le multe per eccesso di velocità rilevate dall’autovelox fisso. L’apparecchio non è omologato e, di conseguenza, non è regolare», spiega Cardone, ricordando come già nella mozione del 29 marzo avesse segnalato le criticità del dispositivo. Una mozione però respinta dalla maggioranza, che aveva bollato le sue osservazioni come «del tutto fuori luogo e prive di fondamento», riporta il consigliere in una nota.
A sostegno delle sue parole sono arrivati i pronunciamenti della Prefettura che «in linea con quanto sostenuto dalla Corte di Cassazione (ordinanza n.26521 del 1° ottobre 2025), ha annullato le sanzioni perché l’autovelox non è omologato, ma solo approvato dal Ministero».
Cardone ribadisce che già allora aveva segnalato diverse anomalie tecniche e procedurali, tra cui il posizionamento dell’impianto «in un punto diverso da quello autorizzato», per cui aveva richiesto l’«immediata disattivazione, per non vessare i tanti utenti che ogni giorno percorrono quel tratto di strada». Una richiesta ignorata dalla giunta, che aveva ritenuto non corrette le informazioni esposte dal consigliere della Lega.
«Oggi i fatti mi danno ragione», sottolinea Cardone, ricordando che l’annullamento delle sanzioni deriva proprio dal mancato rispetto dei requisiti di legge. Una vicenda che si inserisce anche nel quadro dell’iniziativa nazionale promossa dal ministro Matteo Salvini – riferisce il consigliere –, impegnato in «un’operazione trasparenza sugli autovelox» per assicurare che questi strumenti servano realmente alla sicurezza stradale e non, come denuncia Cardone, «per fare cassa a danno dei cittadini».
Il consigliere punta il dito contro l’amministrazione comunale, accusandola di aver «ignorato ogni segnalazione, esponendosi a un possibile danno erariale». Ora, conclude, è necessario prendere atto della situazione, disattivare il dispositivo e tutelare cittadini e casse pubbliche da ulteriori conseguenze.