Infrastrutture, Cordisco (PD): “A14 e Trignina simbolo dell’Abruzzo dimenticato da Salvini e Marsilio”  

19 Novembre 2025
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Strada statale Trignina e A14 al centro del dibattito politico in Abruzzo

Il responsabile Infrastrutture dem denuncia cantieri interminabili e disagi crescenti: “Numeri che raccontano un danno economico sistematico e un freno alla competitività della regione”

L’AQUILA – Autostrada A14 e statale 650 “Trignina” diventano il terreno di scontro politico in Abruzzo. Il Partito Democratico accusa il governo e la Regione di aver abbandonato due arterie vitali per il sistema produttivo e turistico, trasformandole in simboli di inefficienza e disattenzione. A guidare la denuncia è Gianni Cordisco, responsabile Infrastrutture del PD Abruzzo, che parla di una situazione “ormai insostenibile” e di un territorio “dimenticato dal ministro Salvini e dal presidente Marsilio”.

Cordisco richiama i dati di un sondaggio condotto tra autotrasportatori e operatori commerciali: oltre il 40% degli intervistati segnala più di undici blocchi al mese e ritardi superiori all’ora lungo l’A14; l’84% lamenta difficoltà nella programmazione dei viaggi e il 61% denuncia un aumento significativo dei costi di carburante e consegne. “Sono numeri che raccontano un danno economico sistematico e un freno alla competitività dell’Abruzzo”, afferma, annunciando che il PD sta valutando con sindaci e associazioni anche azioni legali per il risarcimento dei danni, compresi quelli legati allo stress lavorativo.

Sulla Trignina, Cordisco sottolinea l’assenza del ministro Salvini e del presidente Marsilio alla recente convocazione dei sindaci: “È un fatto inaccettabile, che dimostra una distrazione totale sulle principali dorsali di collegamento del nostro territorio”. La strada, vitale per l’Abruzzo interno, il Molise e l’area del Vastese, resta insicura e sottodimensionata. “I cittadini e i sindaci non chiedono più annunci, ma risposte concrete su messa in sicurezza e raddoppio. Non accetteremo una politica fatta di interventi tampone e propaganda: serve un piano straordinario per la viabilità adriatica e un impegno serio verso le aree interne.”

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