Digos di Macerata e Chieti sulle tracce degli autori dell’aggressione; il club: “Un gesto che non ci rappresenta”
CHIETI – Le Digos delle Questure di Macerata e Chieti hanno avviato un’indagine per individuare i responsabili dell’aggressione subita dal pullman del Chieti Calcio, avvenuta ieri nel tardo pomeriggio lungo la A14, al rientro dalla partita persa contro la Recanatese (2-0) sul campo di Recanati.
Circa un chilometro prima del casello di Loreto, una ventina di persone ha improvvisamente invaso la sede stradale, rischiando di essere investita: solo la prontezza del conducente ha evitato il peggio. L’autobus, in quei minuti concitati, è stato colpito da alcune pietre, una delle quali ha infranto il vetro oscurato laterale destro dell’uscita di sicurezza; nessun danno, invece, per il vetro interno. Sull’esterno del veicolo è stata riscontrata una piccola ammaccatura.
Le indagini, ancora in corso, si focalizzano sulla tifoseria ultrà teatina che, negli ultimi giorni, aveva già contestato squadra e società, complici le recenti sconfitte che vedono il Chieti relegato nella parte bassa della classifica nonostante le aspettative di inizio stagione. In deroga al silenzio stampa deciso dopo la gara, la società ha diffuso una nota per condannare con forza l’episodio: “Comportamenti di questo tipo non rappresentano in alcun modo i valori del nostro Club né quelli della nostra tifoseria, da sempre esempio di passione e correttezza. Confidiamo che simili episodi non si ripetano e ribadiamo il nostro impegno per garantire sicurezza e rispetto attorno alla squadra”.
Anche al termine della gara, come già accaduto in settimana alla dirigenza, la squadra è stata contestata dai tifosi al seguito.