Nell’appello bis a Perugia sul disastro del 2017, il sostituto procuratore generale Berlucchi invoca la responsabilità di Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio. Il processo riguarda dieci imputati dopo il rinvio della Cassazione
PERUGIA – “La conferma della condanna per i due tecnici della Provincia di Pescara Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio” è stata chiesta oggi dal sostituto procuratore generale di Perugia, Paolo Berlucchi, al termine della sua requisitoria nell’appello bis sul disastro di Rigopiano. La tragedia del 18 gennaio 2017, quando una valanga travolse l’hotel di Farindola causando la morte di 29 persone, torna dunque al centro del dibattito giudiziario con un nuovo capitolo processuale.
Il procedimento riguarda dieci imputati, dopo che la Suprema Corte ha rinviato varie posizioni a Perugia. La Cassazione aveva già confermato la condanna per falso dell’allora prefetto di Pescara, Francesco Provolo, ma aveva annullato le condanne dell’ex sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, di un tecnico comunale e dei due tecnici provinciali, imponendo un nuovo giudizio.
Appello bis anche per i sei dipendenti del servizio di Protezione civile regionale, assolti in primo e secondo grado dalle accuse di disastro, lesioni e omicidio colposi. La requisitoria del pg Berlucchi è ancora in corso.