Alla vigilia della seduta, le opposizioni presentano emendamenti per reintegrare i fondi tagliati a cultura, riserve naturali e Protezione civile. In aula anche progetti di legge, interpellanze e l’elezione dei componenti del Collegio per le Garanzie statutarie e del Garante per i diritti degli animali
L’AQUILA – Alla vigilia di una seduta di Consiglio regionale che si preannuncia particolarmente tesa, complice l’esiguità delle risorse che rende la coperta sempre più corta, il confronto sulla gestione dei tagli torna al centro del dibattito politico. In questo quadro, le opposizioni mettono sul tavolo una serie di emendamenti mirati a reintegrare fondi sottratti in diversi comparti ritenuti strategici per far fronte ai disavanzi delle Asl.
Sullo sfondo, un ordine del giorno che si articola in una lunga serie di atti legislativi e interpellanze che rischiano di alimentare un clima già teso tra maggioranza e opposizioni.
A restituire il clima della vigilia, le parole del leader del Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico che illustra i numerosi emendamenti presentati dalle opposizioni. L’obiettivo, si legge in una nota, è quello di evitare che “i lavoratori, la tutela del territorio, azioni propedeutiche a una ripartizione equa dei fondi per i grandi eventi e il diritto alla salute vengano sacrificati sull’altare di scelte contabili miopi”.
Nelle parole dell’ex rettore, le motivazioni di scelte condivise per rivitalizzare comparti ritenuti strategici.
“I tagli alle risorse attuati dalla maggioranza per coprire i disavanzi delle Asl hanno reso la coperta più che corta, cortissima: milioni di euro sottratti a comparti strategici, e la promessa di reintegrare le dotazioni è sempre più lontana vista la scarsità di fondi. Per questo, come opposizione, abbiamo voluto dare un indirizzo chiaro con una serie di emendamenti condivisi”.
Le proposte riguardano il ripristino dei fondi per le riserve naturali, il sostegno agli allevatori dell’Ara, il reintegro delle risorse culturali e la ricostituzione dei capitoli della Protezione civile.
“Le riserve naturali generano indotto turistico, occupazione e sviluppo sostenibile”, osserva D’Amico, mentre sugli allevatori dell’Ara aggiunge: “Da oltre un anno sono senza stipendio”. L’esponente del Patto segnala inoltre la disponibilità al ripristino delle risorse del Fondo Unico Regionale per la cultura e definisce “imprescindibile” il reintegro dei fondi della Protezione civile.
Sul fronte sanitario, sarà in discussione anche un emendamento della maggioranza per l’attivazione di un fondo da 10 milioni di euro.
“Dopo aver tagliato 60 milioni di euro alla sanità si prevede un fondo di 10 milioni: una cifra minima rispetto ai tagli effettuati”, afferma D’Amico, che sollecita “un confronto serio tra maggioranza e opposizione” sui criteri di destinazione delle somme.
La seduta del Consiglio, convocata alle 11 nella Sala “Sandro Spagnoli” di Palazzo dell’Emiciclo, si aprirà con la discussione del progetto di legge n. 89/2025 sugli interventi regionali a sostegno delle attività di partecipazione e informazione sugli organi regionali, del merito universitario e delle iniziative di valorizzazione dell’immagine della Regione Abruzzo. Seguiranno i voti sui provvedimenti relativi alla partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione del diritto europeo.
Ampio spazio sarà poi dedicato alle interpellanze: dalla manutenzione sulla SP 218 ex 538 “Marrucina”, alle risorse del Cram; dalla carenza di personale medico in Alto Sangro, allo stato di attuazione della L.R. 32/2019 per il sostegno alle imprese nei territori interessati dai cantieri post-sisma, fino al tema sollevato dal M5S sulle competenze del 118 in relazione alla “Centrale Unica Chieti–Pescara”.
A seguire, l’aula procederà all’elezione di due componenti del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie e del Garante per i diritti degli animali. La parte finale della seduta sarà dedicata a tre risoluzioni: l’atto di indirizzo sul complesso termale di Caramanico, l’impegno a rispettare il termine del 1° gennaio 2027 per l’istituzione del nuovo Comune di Pescara e la risoluzione sul sostegno ai lavoratori precari della Giustizia impiegati nel PNRR.