La coppia, che ha scelto una vita completamente immersa nella natura con i tre figli, attende la decisione del Tribunale dei minori dell’Aquila. Divisa l’opinione pubblica tra chi parla di libertà e chi teme per la sicurezza dei bambini
PALMOLI – Una raccolta firme online nata per sostenere la famiglia anglo-australiana che da anni vive nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, ha superato le settemila adesioni. La loro scelta di vita, lontana dai centri abitati e senza allacci a elettricità, gas o acqua corrente, continua a suscitare un acceso dibattito pubblico.
«Per i nostri figli volevamo una vita diversa e abbiamo deciso di vivere nel bosco. Vogliamo restare qui, con i nostri bambini e i nostri animali», hanno dichiarato più volte i due genitori, che per l’istruzione dei tre figli – una bambina di otto anni e due gemelli di sei – si affidano a un’insegnante privata molisana, praticando la didattica domestica.
La vicenda è divenuta di interesse giudiziario nel 2023, dopo un episodio di intossicazione da funghi che aveva richiesto il ricovero di uno dei figli. Da quel momento sono seguiti accertamenti dei carabinieri e una segnalazione alla Procura dei minorenni dell’Aquila, che ha portato alla sospensione della potestà genitoriale, pur lasciando i bambini in affido ai genitori.
La decisione definitiva dei magistrati è attesa per la prossima settimana. Intanto, l’avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, ha annunciato il deposito di nuove testimonianze a sostegno dei suoi assistiti. «Non c’è alcun disagio né violenza – ha spiegato il legale – ma una scelta di vita consapevole, volta a preservare il legame tra uomo e natura».