Attacco hacker alla Asl 1 e caso Garante privacy, il Pd chiede chiarezza sull’incarico esterno da 130 mila euro

13 Novembre 2025
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L’ingresso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, struttura della Asl 1 finita al centro del dibattito dopo l’inchiesta sull’attacco hacker

I dem Paolucci e Pietrucci annunciano un’interpellanza dopo l’inchiesta di Report: “Perché incarico esterno da 130mila euro?”

L’AQUILA – Continua a tenere banco in Consiglio regionale la vicenda dell’attacco hacker che il 3 maggio 2022 paralizzò i sistemi informatici della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, esponendo a un potenziale accesso illecito i dati sensibili di 10.631 utenti.

A riaccendere i riflettori sul caso era stata la trasmissione di Rai 3 Report, condotta da Sigfrido Ranucci, che aveva dedicato un’inchiesta ai passaggi amministrativi compiuti dopo il cyber attacco.

Oggi sono i consiglieri del Partito democratico, Silvio Paolucci e Pierpaolo Pietrucci, a rilanciare il tema nel dibattito politico regionale, annunciando un’interpellanza per chiedere chiarezza e ricostruire ogni fase dell’affaire.

“Presenteremo un interpellanza – scrivono – per fare luce sull’accaduto e capire per quale motivo si sono spesi 130 mila euro per uno studio legale esterno quando si sarebbe potuto fare ricorso a professionalità all’interno della stessa ASL”.

Secondo quanto ricostruito da Report, al centro dell’inchiesta ci sarebbe un presunto rapporto tra lo studio E-Lex, scelto dall’Asl 1 per seguire la procedura avviata dall’Autorità garante per la privacy sulle eventuali responsabilità dell’azienda, e la stessa Autorità. L’ incarico esterno ammonta a 130 mila euro.

In particolare, a gettare ombre sulla regolarità della procedura, come sostenuto nel corso dell’inchiesta diffusa all’interno della trasmissione, sarebbe Guido Scorza, membro del collegio del Garante e fondatore dello studio E-Lex dove attualmente lavora sua moglie.

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