Il consigliere comunale di Azione, Enrico Verini, rompe il fronte delle opposizioni e difende la linea del sindaco Biondi sulla gestione dei migranti. “Non bisogna dividere la città in buoni e cattivi. Chi amministra aveva il dovere di evitare il disagio e favorire i trasferimenti fuori regione”
L’AQUILA – Sulla gestione dei migranti richiedenti asilo presenti negli ultimi giorni all’Aquila, arriva una voce fuori dal coro rispetto alle critiche e alle polemiche sollevate dalle opposizioni in Consiglio comunale. È quella del consigliere di Azione, Enrico Verini, che si schiera a sostegno dell’amministrazione Biondi, giudicando “corretta” la scelta di accelerare i trasferimenti dei migranti fuori regione.
“Non bisogna utilizzare questa vicenda per dividere la città in buoni e cattivi”, afferma in relazione al modello di accoglienza. “La soluzione non poteva essere lasciare le persone a dormire per strada, condannandole al vagabondaggio e al disagio. Chi amministra aveva il dovere di ottenere il trasferimento verso territori dove queste persone potessero avere una reale prospettiva di lavoro e provvedere a sé stesse”.
Il consigliere osserva, inoltre, che il territorio non dispone di una struttura economica in grado di assorbire manodopera non formata. “Qui non c’è un’economia industriale o agroalimentare capace di offrire impiego immediato.. La priorità della politica locale – sottolinea – deve essere quella di creare lavoro per i nostri giovani, perché senza lavoro non c’è dignità”.
Verini ritiene corretto l’intervento del Comune nel coordinamento con Prefettura e Questura per velocizzare i trasferimenti delle persone fuori regione, come è accaduto questa mattina con 40 migranti partiti per la Basilicata. “In caso contrario – sostiene – nel giro di pochi giorni sarebbero arrivate centinaia di persone, rendendo la situazione ingestibile”.
Dal consigliere anche un riferimento al patrimonio abitativo pubblico. “Dite quel che vi pare, ma questa gente arriva attirata dalla prospettiva di una casa del progetto Case e quindi torno a ribadire al sindaco Pierluigi Biondi: smantelliamo l’eccedenza abitativa fatiscente e oramai inutilizzabile o la nostra città si riempirà del disagio proveniente da tutta Italia”.