Carenza farmaci oncologici Asl di Chieti, Marsilio: «Opposizioni in Procura? Non vedo l’ora!»

8 Novembre 2025
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Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio interviene sull’inchiesta della procura riguardante la discarica di Montesilvano

Il Presidente della Regione Abruzzo commenta la decisione delle opposizioni di presentare un esposto: «Finalmente un giudice terzo si pronuncerà»

CHIETI – Le opposizioni in Regione Abruzzo andranno in Procura per presentare un esposto sulla presunta carenza dei farmaci oncologici nella Asl di Chieti. «Non vedo l’ora!», è il commento del presidente Marco Marsilio. «Finalmente un giudice terzo potrà mettere la parola fine a questa vergognosa speculazione, che ha trasformato un episodio banale e innocuo, nel senso letterale che non ha provocato alcun danno, in una campagna allarmistica e scandalistica per raccattare voti e consensi sull’onda emotiva dell’indignazione. Abbiamo ieri dimostrato pubblicamente l’inconsistenza delle accuse, carte alla mano, e fornito tutte le ampie giustificazioni degli episodi citati. Senza, peraltro, omettere le doverose scuse ai pazienti che hanno vissuto situazioni di disagio sicuramente spiacevoli, ma la cui terapia non è mai stata né negata né messa in pericolo».

«In mancanza di elementi utili a smentire la versione ufficiale dei fatti, alla sinistra non rimane altro che ‘buttare la palla in tribuna’ e fare un esposto: sperano così di guadagnare mesi in cui l’eventuale apertura di un fascicolo sarà un nuovo argomento da strumentalizzare e mistificare contro la maggioranza», continua Marsilio.

«Dopo aver per tre mesi trasformato la Commissione di Vigilanza in un Tribunale del Popolo, scatenato i social e la stampa, ottenuto risonanza mediatica nazionale grazie alla trasmissione di Parenzo (al quale abbiamo puntualmente replicato), ora possiamo finalmente affidarci al sereno giudizio della magistratura, alla quale forniremo la più ampia documentazione possibile a dimostrazione della correttezza dell’operato della Asl e della sua trasparenza. L’inchiesta della Procura (semmai dovesse emergere anche solo un’ipotesi di reato) renderà giustizia e restituirà onorabilità morale e professionale ai medici oncologici della Asl, impegnati ogni giorno a curare migliaia di malati con puntualità e diligenza, e che sono stati trascinati nel fango delle illazioni propagandistiche da una sinistra in cerca di riscatto».

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