Valanga in Nepal, dispersi due alpinisti abruzzesi sul monte Dolma Khang

4 Novembre 2025
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Si cercano la guida teramana Marco Di Marcello e il fotografo Paolo Cocco originario di Fara San Martino. Ansia e apprensione nelle comunità

PESCARA – Cresce la preoccupazione per due alpinisti abruzzesi, dispersi da lunedì mattina dopo una valanga che ha travolto un gruppo di scalatori sul monte Dolma Khang, una vetta di 6.300 metri al confine settentrionale del Nepal. Tra le sette vittime accertate non è ancora chiaro se ci siano Paolo Cocco e Marco Di Marcello, di cui da giorni non si hanno più notizie.

Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in una nota stampa ha fatto sapere di essere costantemente in contatto con la Farnesina e con le autorità nazionali competenti per essere aggiornato in tempo reale sugli sviluppi e sulle attività in corso. “Stiamo seguendo l’evoluzione minuto per minuto. La priorità in questo momento è ricevere notizie certe e attendibili, e mantenere un coordinamento costante con il Ministero degli Affari Esteri”, ha dichiarato.

Paolo Cocco, fotografo ed ex vicesindaco di Fara San Martino, aveva annunciato sui social la spedizione verso il Dolma Khang. Il sindaco del paese, Antonio Tavani, parla con emozione di lui: “Per me è come un fratello. Speriamo in un miracolo e di poterlo ritrovare. Paolo era partito il 24 ottobre e doveva rientrare il 20 novembre. Da quello che sappiamo, era quasi sulla vetta quando la valanga lo ha travolto. Lavorava in Austria come grafico, ma tornava spesso in paese. L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre, quando abbiamo festeggiato i 100 anni della nonna. Paolo aveva già perso un fratello a 18 anni, vent’anni fa. È una famiglia segnata.”

L’altro disperso è Marco Di Marcello, 37 anni, biologo, guida alpina esperta e appassionato di montagna, originario di Villa Zaccheo di Castellalto, in provincia di Teramo. La famiglia mantiene viva la speranza grazie al segnale del suo dispositivo satellitare.

“Il segnale del radiosatellitare di Marco è ancora attivo – spiega il fratello Gianni Di Marcello –. Il dispositivo, triangolato a Londra dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, continua a trasmettere. La traccia, che si aggiorna ogni quattro ore, mostra movimenti: due giorni fa era in discesa e ieri in salita. Questo significa che Marco si muove, ed è ancora in vita.”

A Teramo l’attesa è carica di ansia e speranza. I genitori di Marco, Antonietta e Francesco Di Marcello – quest’ultimo ex comandante della Polizia Stradale di Teramo – seguono con apprensione le operazioni di ricerca, supportati dagli ex colleghi della Polizia di Stato e dai membri dell’Associazione Nazionale Poliziotti (Anps), che figura tra gli sponsor della spedizione.

L’intera comunità abruzzese resta col fiato sospeso, mentre le ricerche proseguono sulle pendici innevate del Dolma Khang, nella speranza che i due alpinisti possano essere presto ritrovati.

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