Flash mob dei consiglieri comunali di opposizione davanti al centro di raccolta mai aperto di Centi Colella. “Asm sommersa dai debiti, si va verso lo stop alla raccolta. Biondi chiarisca cosa sta accadendo e cosa intende fare per garantire la continuità del servizio.”
L’AQUILA – Debiti complessivi per nove milioni di euro, di cui sette verso i fornitori, e un rischio concreto di “emergenza igienico-sanitaria per interruzione del servizio di raccolta rifiuti”. È lo scenario paventato dai gruppi di opposizione in Consiglio comunale all’Aquila, che stamane hanno organizzato un flash mob davanti ai cancelli del mai aperto centro di raccolta di Centi Colella per chiedere chiarezza sul futuro dell’Asm.
“Biondi – affermano ironicamente i consiglieri – parlaci dell’Asm che ha debiti complessivi per 9 milioni di euro, di cui 7 milioni solo verso i fornitori; parlaci del servizio di raccolta dei rifiuti che è a rischio sia a L’Aquila che nei comuni serviti dall’Azienda. Questa mattina lo abbiamo voluto ribadire con un flash mob proprio davanti ai cancelli del mai aperto centro di raccolta in località Centi Colella, struttura promessa da anni a servizio della zona ovest della città e tuttora in attesa di essere attivata. Un’incompiuta che rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione sempre più critica.”
All’iniziativa hanno preso parte Paolo Romano (L’Aquila Nuova), Stefania Pezzopane (Pd), Lorenzo Rotellini (AVS) e Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa).
“La crisi della società partecipata – si legge in una nota – rischia di diventare irreversibile senza soluzioni immediate e definitive, e noi, come opposizione, chiederemo chiarezza e proporremo soluzioni fino a quando gli aquilani non avranno le risposte che meritano”.
“Biondi, che ricopre anche il ruolo di Presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Autorità per la Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani della Regione Abruzzo – prosegue la nota – dica chiaramente se dietro questo processo si nasconde la volontà di aprire ai privati, spalancando le porte di una società ormai allo stremo. Chiarisca alla città perché sta demolendo Asm, finanziariamente e operativamente; se il nuovo amministratore unico, che passa dal ruolo di controllore di ex segretario generale a controllato di una municipalizzata, è parte di questo disegno e, soprattutto, cosa intende fare per garantire la continuità di un servizio essenziale per la collettività.”
L’opposizione chiede la convocazione urgente della Prima Commissione Bilancio e l’inserimento della vicenda Asm all’ordine del giorno di un Consiglio comunale aperto “accessibile alla città, ai lavoratori, ai sindacati e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’azienda”. Le criticità, ricordano i consiglieri, erano già emerse “con il mancato rinnovo di 14 operatori interinali, rimasti senza lavoro a causa dei debiti che Asm ha accumulato verso la società di somministrazione e una condizione finanziaria allarmante, certificata dal bilancio chiuso con un enorme indebitamento e senza un’adeguata liquidità di cassa”.
“Preoccupazioni – aggiungono – che hanno trovato conferma dalla nota della stessa Asm del 22 ottobre scorso, nella quale si profila il rischio concreto di interruzione o grave turbamento di irregolarità nel servizio pubblico di raccolta rifiuti urbani nel Comune dell’Aquila con rischi concreti di ‘emergenza igienico-sanitaria per interruzione di un servizio pubblico, con danno alla Salute Pubblica per accumulo incontrollato di rifiuti sul territorio comunale e rischio di proliferazione di parassiti e vettori di malattie’. Chiediamo al sindaco – concludono i consiglieri – di smettere di rifugiarsi dietro il politichese e di confrontarsi seriamente con la città.”