Il direttore generale annuncia l’avvio dell’installazione del nuovo macchinario da oltre due milioni di euro: «Segnale concreto di potenziamento, non di ridimensionamento. A inizio anno sarà operativo»
SANT’OMERO – «Contiamo di mettere a regime la risonanza magnetica a inizio del prossimo anno: da allora l’ospedale Val Vibrata avrà finalmente la sua risonanza, un macchinario che non aveva mai avuto». Con queste parole il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha commentato l’arrivo della nuova risonanza magnetica nucleare all’ospedale di Sant’Omero, sottolineando l’importanza dell’investimento e respingendo le voci di un presunto ridimensionamento della struttura.
«Basta questo, penso, per rispondere alle illazioni sul destino e sulle scelte fatte per questo ospedale – ha aggiunto Di Giosia –. Se avessimo voluto chiuderlo o ridurlo, non avremmo certo investito oltre due milioni di euro. Ricordo inoltre che poco più di un anno fa è entrata in funzione la nuova Tac a 128 strati e, poco dopo, un nuovo telecomandato radiologico. Non possiamo che essere soddisfatti di quanto stiamo realizzando. Il prossimo passo sarà l’apertura del reparto di lungodegenza».
Il nuovo macchinario è arrivato questa mattina al “Val Vibrata” e le operazioni di installazione sono iniziate intorno alle 8:30 nei locali del seminterrato. Si tratta di un intervento complesso, che giunge al termine di lavori di adeguamento strutturale altrettanto impegnativi: i locali erano precedentemente adibiti a lavanderia, deposito biancheria e sede del 118, tutti servizi che sono stati ricollocati.
Per ospitare la risonanza è stato necessario abbassare il pavimento di circa 15 centimetri, potenziare la cabina elettrica dell’ospedale e realizzare la Gabbia di Faraday insieme ad altri sistemi di sicurezza. L’investimento complessivo ammonta a 2 milioni e 117mila euro, di cui 914mila destinati all’acquisto del macchinario e il resto ai lavori di adeguamento, finanziati con fondi Pnrr.