Il Comitato di Spoltore Pro Nuova Pescara chiede un intervento deciso alle amministrazioni locali e regionali affinché si giunga alla fusione nei tempi previsti: “Passeremo ad azioni legali esperibili e chiederemo di valutare eventuali danni erariali, con l’attribuzione della responsabilità a chi in questi anni ha fatto resistenza all’applicazione della legge regionale”
SPOLTORE – Troppo tempo perso sulla fusione tra Pescara, Spoltore e Montesilvano: il Comitato di Spoltore Pro Nuova Pescara non ci sta e rilancia la sfida chiedendo tempi certi e decisioni concrete. Il presidente Marco Di Marzio, in una nota stampa, punta il dito proprio contro i ritardi che continuano a bloccare l’attuazione del progetto di unificazione, sottolineando che anche il mese di ottobre «è passato senza fare passi avanti significativi, e questo continua davvero a far riflettere».
Il comitato di Spoltore si chiede come sia possibile continuare a perdere tempo quando la data di scadenza entro la quale completare la fusione è molto vicina. «Inutile girarci intorno: c’è stata la palese volontà di rinviare fino al punto di dire oggi che i tempi stringono. I politici locali hanno davvero pensato di poter prendere in giro quanti hanno votato?», continua Di Marzio.
Il presidente del Comitato di Spoltore condivide la posizione dell’onorevole Luciano D’Alfonso, secondo cui per completare la Nuova Pescara basterebbero sei mesi di impegno serio e critica gli amministratori locali che «invece di applicare la legge e rispettare la volontà popolare, continuano a lamentarsi della difficoltà del progetto». Nel caso di Spoltore, scrive ancora Di Marzio riferendosi alla nota stampa diffusa appena pochi giorni fa dal presidente del Consiglio comunale Lucio Matricciani, «si arriva a chiedere di sentire nuovamente il parere dei cittadini. Invece di tediare con la solita e noiosa lamentela, farebbero bene a chiedersi come mai vince l’astensionismo alle urne. Le persone hanno espresso la loro preferenza, bisogna rispettarla».
Da Di Marzio arriva anche un appello diretto alle istituzioni regionali, cioè al presidente della Regione, Marco Marsilio, e al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, a cui chiede di «prendere concretamente in mano il dossier fusione e di formare una task force che lavori per concludere il progetto. Non si può più rimandare per capricci senza senso. La politica è una cosa seria e la gente è stanca delle chiacchiere».
Il presidente del Comitato infine critica apertamente gli amministratori locali che, a suo dire, hanno rallentato il processo per mancanza di preparazione e volontà di collaborazione, invitando a superare la contrarietà.
C’è spazio anche per una stoccata sul fronte della collaborazione istituzionale, rivolta alle amministrazioni di Montesilvano e Spoltore che non hanno ancora dato un segnale positivo a «all’invito dell’assessore ai Grandi Eventi di Pescara, Alfredo Cremonese, che voleva avviare una collaborazione in vista del Natale», pur riconoscendo che Spoltore non si è tirata indietro del tutto.
In ultimo, il Comitato annuncia l’intenzione di muoversi anche sul piano legale: «Come comitato – conclude Di Marzio – passeremo ad azioni legali esperibili e chiederemo di valutare eventuali danni erariali, con l’attribuzione della responsabilità a chi in questi anni ha fatto resistenza all’applicazione della legge regionale. Non ci sono più scuse».
La nota stampa è stata anche l’occasione per dare il benvenuto ufficiale al neo costituito Comitato di Montesilvano: «Siamo sicuri che insieme faremo un gran lavoro di squadra per mettere a frutto la volontà cittadina. Finalmente anche a Montesilvano a parlare saranno i cittadini e non sempre e solo la politica. Fino a questo momento abbiamo sentito parlare del “no” alla fusione solo dall’amministrazione comunale, ma ora con il comitato anche i cittadini potranno dire la loro attraverso un canale che nulla ha a che fare con la politica».